Centro Sammarinese di Studi Storici
Strumenti e documenti
fondata da Ercole Sori e diretta da Stefano Pivato
Amicizia ed erudizione
Il carteggio scientifico tra Bartolomeo Borghesi e Luigi Nardi
Lettere scelte (1802-1837)
di Alfredo Sansone
Bartolomeo Borghesi e Luigi Nardi furono personalità di spicco nell’ambiente culturale romagnolo della prima metà dell’Ottocento. Soprattutto Borghesi si guadagnò la fama di studioso di alto livello nel campo dell’antichistica, divenendo un riferimento assoluto in tutta Europa. Molti furono gli eruditi, come gli illustri Wilhelm Henzen e Theodor Mommsen, che scalarono il Monte Titano per raggiungere Borghesi, che qui si era stabilito dal 1821, e apprendere dal maestro i segreti dell’epigrafia. Il carteggio rende così possibile conoscere le tappe preliminari di formazione dell’innovativo metodo di lavoro che rese celebre Borghesi, molto apprezzato già dai suoi contemporanei, e a cui la ricerca storica odierna deve ancora molto. Lo scambio epistolare consente inoltre di ripercorrere il dibattito culturale del tempo da una prospettiva inesplorata e svela l’esistenza di studi e progetti editoriali su vari campi del sapere rimasti inediti. Essi dimostrano la straordinaria versatilità dei due personaggi, capaci di spaziare con disinvoltura dagli studi storici a quelli letterari.
Alfredo Sansone, dottore di ricerca in Storia presso l’Università degli Studi di Pavia, è stato ricercatore PostDoc della Scuola Superiore di Studi Storici dell’Università degli Studi di San Marino. Attualmente è borsista di ricerca presso l’Istituto Italiano per la Storia Antica. I suoi interessi di ricerca vertono principalmente sulla Lucania romana, cui ha dedicato una monografia (Lucania romana. Ricerche di prosopografia e storia sociale, Roma 2021). Altro suo campo d’indagine è il panorama culturale dell’Ottocento, con particolare riferimento al ruolo di Bartolomeo Borghesi negli studi epigrafici.
Friendship and scholarship
The scientific correspondence between Bartolomeo Borghesi and Luigi Nardi
Selected letters (1802-1837)
by Alfredo Sansone
Bartolomeo Borghesi and Luigi Nardi were leading personalities in the Romagna cultural environment of the first half of the nineteenth century. Borghesi earned a reputation as a high-level scholar in the field of ancient studies, becoming an undisputed reference throughout Europe. Several scholars, such as the distinguished Wilhelm Henzen and Theodor Mommsen, reached Borghesi on Mount Titano, where he had established in 1821, in order to learn the secrets of epigraphy from the master. The correspondence thus makes it possible to know the preliminary stages of development of the innovative working method that made Borghesi famous, which his contemporaries already highly appreciated, and is still so important for today’s historical research. The exchange of letters also let us retrace the cultural debate of the time from an unexplored perspective and reveals the existence of unpublished studies and editorial projects on various fields of knowledge. They show the extraordinary versatility of the two characters, able to
effortlessly range from historical to literary studies.
Alfredo Sansone, Ph.D. in History from the University of Pavia, was a PostDoc researcher at the School of Historical Studies of the University of San Marino. He is currently a research fellow at the Italian Institute for Ancient History. His research interests mainly focus on Roman Lucania, to which he has dedicated a monograph (Lucania romana. Ricerche di prosopografia e storia sociale, Rome 2021). His other field of investigation is the cultural landscape of the 19th century, with particular reference to Bartolomeo Borghesi’s role in epigraphic studies.
2024
Pagine 306
Versione cartacea € 25,00
ISBN 979-12-80232-82-3
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Bartolomeo Borghesi e Luigi Nardi furono personalità di spicco nell’ambiente culturale romagnolo della prima metà dell’Ottocento. Soprattutto Borghesi si guadagnò la fama di studioso di alto livello nel campo dell’antichistica, divenendo un riferimento assoluto in tutta Europa. Molti furono gli eruditi, come gli illustri Wilhelm Henzen e Theodor Mommsen, che scalarono il Monte Titano per raggiungere Borghesi, che qui si era stabilito dal 1821, e apprendere dal maestro i segreti dell’epigrafia. Il carteggio rende così possibile conoscere le tappe preliminari di formazione dell’innovativo metodo di lavoro che rese celebre Borghesi, molto apprezzato già dai suoi contemporanei, e a cui la ricerca storica odierna deve ancora molto. Lo scambio epistolare consente inoltre di ripercorrere il dibattito culturale del tempo da una prospettiva inesplorata e svela l’esistenza di studi e progetti editoriali su vari campi del sapere rimasti inediti. Essi dimostrano la straordinaria versatilità dei due personaggi, capaci di spaziare con disinvoltura dagli studi storici a quelli letterari.
Alfredo Sansone, dottore di ricerca in Storia presso l’Università degli Studi di Pavia, è stato ricercatore PostDoc della Scuola Superiore di Studi Storici dell’Università degli Studi di San Marino. Attualmente è borsista di ricerca presso l’Istituto Italiano per la Storia Antica. I suoi interessi di ricerca vertono principalmente sulla Lucania romana, cui ha dedicato una monografia (Lucania romana. Ricerche di prosopografia e storia sociale, Roma 2021). Altro suo campo d’indagine è il panorama culturale dell’Ottocento, con particolare riferimento al ruolo di Bartolomeo Borghesi negli studi epigrafici.
Friendship and scholarship
The scientific correspondence between Bartolomeo Borghesi and Luigi Nardi
Selected letters (1802-1837)
by Alfredo Sansone
Bartolomeo Borghesi and Luigi Nardi were leading personalities in the Romagna cultural environment of the first half of the nineteenth century. Borghesi earned a reputation as a high-level scholar in the field of ancient studies, becoming an undisputed reference throughout Europe. Several scholars, such as the distinguished Wilhelm Henzen and Theodor Mommsen, reached Borghesi on Mount Titano, where he had established in 1821, in order to learn the secrets of epigraphy from the master. The correspondence thus makes it possible to know the preliminary stages of development of the innovative working method that made Borghesi famous, which his contemporaries already highly appreciated, and is still so important for today’s historical research. The exchange of letters also let us retrace the cultural debate of the time from an unexplored perspective and reveals the existence of unpublished studies and editorial projects on various fields of knowledge. They show the extraordinary versatility of the two characters, able to
effortlessly range from historical to literary studies.
Alfredo Sansone, Ph.D. in History from the University of Pavia, was a PostDoc researcher at the School of Historical Studies of the University of San Marino. He is currently a research fellow at the Italian Institute for Ancient History. His research interests mainly focus on Roman Lucania, to which he has dedicated a monograph (Lucania romana. Ricerche di prosopografia e storia sociale, Rome 2021). His other field of investigation is the cultural landscape of the 19th century, with particular reference to Bartolomeo Borghesi’s role in epigraphic studies.
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La politica a San Marino.
Guida agli archivi dei partiti e delle personalità politiche
a cura di Luca Gorgolini e Stefano Vitali
La Guida presenta le schede di trenta fondi archivistici di partiti e personalità politiche conservati presso diversi soggetti, di natura pubblica e privata, della Repubblica di San Marino. Le schede sono introdotte e accompagnate da alcuni interventi che approfondiscono i tratti salienti della storia recente dei partiti politici sammarinesi e i caratteri di fondo della documentazione da essi prodotta; che illustrano lo status giuridico di questi archivi, le norme e le pratiche per l’archiviazione digitale di questi materiali; che passano in rassegna le esperienze più significative, nel caso italiano, di digitalizzazione e pubblicazione online del patrimonio documentale accumulatosi nel secolo scorso. Testi di: Luca Gorgolini, Andreas Iacarella, Damiano Muccioli, Paolo Rondelli e Stefano Vitali.
Politics in San Marino.
Guide to the archives of political parties and political personalities
Edited by Luca Gorgolini e Stefano Vitali
The Guide provides with the files of thirty archive collections of political parties and personalities kept by various public and private subjects of the Republic of San Marino. The files are introduced and complemented by some interventions exploring the main features of the recent history of San Marino political parties and the basic characteristics of the documentation they produced; which illustrate the legal status of these archives, the rules and practices for the digital archiving of these materials; which review the most significant experiences, considering Italy, of digitization and online publication of the documentary heritage collected in the last century. Texts by: Luca Gorgolini, Andreas Iacarella, Damiano Muccioli, Paolo Rondelli and Stefano Vitali.
Luca Gorgolini è professore associato di storia contemporanea presso il Dipartimento di storia, cultura e storia sammarinesi dell’Università della Repubblica di San Marino. Stefano Vitali ha lavorato negli archivi di stato italiani dal 1984 al 2021. È stato Direttore dell’Istituto centrale per gli archivi e Sovrintendente dell’Archivio centrale dello Stato. Attualmente svolge attività di consulenza e ricerca per varie istituzioni pubbliche e private.
Stefano Vitali ha lavorato negli archivi di stato italiani dal 1984 al 2021. È stato Direttore dell’Istituto centrale per gli archivi e Sovrintendente dell’Archivio centrale dello Stato. Attualmente svolge attività di consulenza e ricerca per varie istituzioni pubbliche e private.
2023
Pagine 156
Versione cartacea € 18,00
ISBN 979-12-80232-76-2
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La Guida presenta le schede di trenta fondi archivistici di partiti e personalità politiche conservati presso diversi soggetti, di natura pubblica e privata, della Repubblica di San Marino. Le schede sono introdotte e accompagnate da alcuni interventi che approfondiscono i tratti salienti della storia recente dei partiti politici sammarinesi e i caratteri di fondo della documentazione da essi prodotta; che illustrano lo status giuridico di questi archivi, le norme e le pratiche per l’archiviazione digitale di questi materiali; che passano in rassegna le esperienze più significative, nel caso italiano, di digitalizzazione e pubblicazione online del patrimonio documentale accumulatosi nel secolo scorso. Testi di: Luca Gorgolini, Andreas Iacarella, Damiano Muccioli, Paolo Rondelli e Stefano Vitali.
Politics in San Marino.
Guide to the archives of political parties and political personalities
Edited by Luca Gorgolini e Stefano Vitali
The Guide provides with the files of thirty archive collections of political parties and personalities kept by various public and private subjects of the Republic of San Marino. The files are introduced and complemented by some interventions exploring the main features of the recent history of San Marino political parties and the basic characteristics of the documentation they produced; which illustrate the legal status of these archives, the rules and practices for the digital archiving of these materials; which review the most significant experiences, considering Italy, of digitization and online publication of the documentary heritage collected in the last century. Texts by: Luca Gorgolini, Andreas Iacarella, Damiano Muccioli, Paolo Rondelli and Stefano Vitali.
Luca Gorgolini è professore associato di storia contemporanea presso il Dipartimento di storia, cultura e storia sammarinesi dell’Università della Repubblica di San Marino. Stefano Vitali ha lavorato negli archivi di stato italiani dal 1984 al 2021. È stato Direttore dell’Istituto centrale per gli archivi e Sovrintendente dell’Archivio centrale dello Stato. Attualmente svolge attività di consulenza e ricerca per varie istituzioni pubbliche e private.
Stefano Vitali ha lavorato negli archivi di stato italiani dal 1984 al 2021. È stato Direttore dell’Istituto centrale per gli archivi e Sovrintendente dell’Archivio centrale dello Stato. Attualmente svolge attività di consulenza e ricerca per varie istituzioni pubbliche e private.
2023
Pagine 156
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ISBN 979-12-80232-76-2
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Le lettere di Federico da Montefeltro
alla comunità di San Marino (1441 - 1482)
Catalogo della mostra Lettere di Federico da Montefeltro ai Capitani e al Comune di San Marino (1441-1482), San Marino, Palazzo Pubblico, 26 settembre 2022 - 8 gennaio 2023
a cura di Michele Conti e Tommaso di Carpegna Falconieri
Federico da Montefeltro (1422-1482) è considerato il modello del perfetto principe rinascimentale. Grande mecenate, munifico signore di un esteso territorio dell’Italia centrale, abilissimo nell’arte della guerra, il conte poi duca d’Urbino fu in rapporti continui con la comunità di San Marino. Le celebrazioni per i seicento anni dalla sua nascita sono l’occasione per pubblicare integralmente le oltre duecento lettere che egli scrisse alla comunità di San Marino tra il 1441 e il 1482, conservate presso l’Archivio di Stato della Repubblica. La loro lettura permette di penetrare nel vivo e di illustrare compiutamente questo profondo legame. Dalla battaglia di Montelocco all’incredibile presa di San Leo, dall’invito al matrimonio con Battista Sforza alle lettere cifrate, alla guerra vittoriosa contro Sigismondo Pandolfo Malatesta che avrebbe permesso alla piccola repubblica sul Titano di raddoppiare l’estensione territoriale, fino alle notizie sulla salute del duca dopo che, proprio a San Marino, era precipitato rompendosi una gamba, si ricostruiscono gli atti, spesso semplici e quotidiani, altre volte più solenni, non di rado legati alle campagne militari, di un signore partecipe e amico, illuminando in tal modo una pagina non ancora pienamente conosciuta della storia del territorio di San Marino e del Montefeltro nel Quattrocento.
The Letters of Federico da Montefeltro to the Community of San Marino (1441-1482)
Edited by Michele Conti and Tommaso di Carpegna Falconieri
Federico da Montefeltro (1422-1482) is considered the model of the perfect Renaissance prince. A great patron, a generous lord of an extensive territory in central Italy, and a skilful military leader, the Count – later Duke – of Urbino maintained constant relations with the community of San Marino. The celebration of the six hundredth anniversary of his birth offers the occasion to publish the more than two hundred letters he wrote to the community of San Marino between 1441 and 1482, preserved today in the State Archives of the Republic. Reading these letters takes us into the heart of this deep bond: from the battle of Montelocco to the stunning capture of San Leo; from the invitation to his wedding with Battista Sforza to the encrypted letters; from the victorious war against Sigismondo Pandolfo Malatesta, which allowed the small republic on Mount Titano to double its territorial extension, to the news of the duke’s health after he fell and broke his leg in San
Marino. These accounts of the Duke’s deeds – often quotidian, sometimes formal, and frequently linked to military campaigns – present us with a sympathetic lord and friend while shedding new light on the history of the territory of San Marino and Montefeltro in the fifteenth century.
Gli autori
Michele Conti ha lavorato presso l'Archivio di Stato di San Marino dal 1988 al 2013: prima come esperto o vice direttore e dal 2003 come dirigente.
Tommaso di Carpegna Falconieri è professore di Storia medievale all’Università di Urbino. I suoi principali interessi di ricerca sono rivolti alla storia di Roma, della Chiesa romana e dell’Italia centrale, nonché alle rappresentazioni del medioevo nel mondo contemporaneo (medievalismo).
2022
Pagine 276
Versione cartacea € 20,00
ISBN 979-12-80232-59-5
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Rassegna stampa
a cura di Michele Conti e Tommaso di Carpegna Falconieri
Federico da Montefeltro (1422-1482) è considerato il modello del perfetto principe rinascimentale. Grande mecenate, munifico signore di un esteso territorio dell’Italia centrale, abilissimo nell’arte della guerra, il conte poi duca d’Urbino fu in rapporti continui con la comunità di San Marino. Le celebrazioni per i seicento anni dalla sua nascita sono l’occasione per pubblicare integralmente le oltre duecento lettere che egli scrisse alla comunità di San Marino tra il 1441 e il 1482, conservate presso l’Archivio di Stato della Repubblica. La loro lettura permette di penetrare nel vivo e di illustrare compiutamente questo profondo legame. Dalla battaglia di Montelocco all’incredibile presa di San Leo, dall’invito al matrimonio con Battista Sforza alle lettere cifrate, alla guerra vittoriosa contro Sigismondo Pandolfo Malatesta che avrebbe permesso alla piccola repubblica sul Titano di raddoppiare l’estensione territoriale, fino alle notizie sulla salute del duca dopo che, proprio a San Marino, era precipitato rompendosi una gamba, si ricostruiscono gli atti, spesso semplici e quotidiani, altre volte più solenni, non di rado legati alle campagne militari, di un signore partecipe e amico, illuminando in tal modo una pagina non ancora pienamente conosciuta della storia del territorio di San Marino e del Montefeltro nel Quattrocento.
The Letters of Federico da Montefeltro to the Community of San Marino (1441-1482)
Edited by Michele Conti and Tommaso di Carpegna Falconieri
Federico da Montefeltro (1422-1482) is considered the model of the perfect Renaissance prince. A great patron, a generous lord of an extensive territory in central Italy, and a skilful military leader, the Count – later Duke – of Urbino maintained constant relations with the community of San Marino. The celebration of the six hundredth anniversary of his birth offers the occasion to publish the more than two hundred letters he wrote to the community of San Marino between 1441 and 1482, preserved today in the State Archives of the Republic. Reading these letters takes us into the heart of this deep bond: from the battle of Montelocco to the stunning capture of San Leo; from the invitation to his wedding with Battista Sforza to the encrypted letters; from the victorious war against Sigismondo Pandolfo Malatesta, which allowed the small republic on Mount Titano to double its territorial extension, to the news of the duke’s health after he fell and broke his leg in San
Marino. These accounts of the Duke’s deeds – often quotidian, sometimes formal, and frequently linked to military campaigns – present us with a sympathetic lord and friend while shedding new light on the history of the territory of San Marino and Montefeltro in the fifteenth century.
Gli autori
Michele Conti ha lavorato presso l'Archivio di Stato di San Marino dal 1988 al 2013: prima come esperto o vice direttore e dal 2003 come dirigente.
Tommaso di Carpegna Falconieri è professore di Storia medievale all’Università di Urbino. I suoi principali interessi di ricerca sono rivolti alla storia di Roma, della Chiesa romana e dell’Italia centrale, nonché alle rappresentazioni del medioevo nel mondo contemporaneo (medievalismo).
2022
Pagine 276
Versione cartacea € 20,00
ISBN 979-12-80232-59-5
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Rassegna stampa
le_lettere_di_federico_da_montefeltro_scheda_editoriale.pdf | |
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Archivio storico della Pieve di San Marino. Inventario
Archivi aggregati (secolo XVI - 1958)
A cura di Sonia Ferri
A seguito del precedente intervento condotto su quanto conservato presso l’Archivio storico della Pieve di San Marino, si è evidenziata l’esistenza, accanto all’archivio proprio della Pieve, di documentazione riconducibile ad altri soggetti produttori.
Al fine di conoscere e valorizzare tale documentazione, si è proceduto, con adeguato intervento archivistico, al riordino ed inventariazione della stessa.
Ne è emerso che la documentazione considerata, con una consistenza generale di 90 unità archivistiche che nel loro insieme coprono un arco cronologico che va dal secolo XVI al 1958, è stata prodotta da venti soggetti diversi, perlopiù confraternite, quindi enti di culto a volte con compiti di assistenza e beneficenza, ma anche associazioni giovanili, comitati e organizzazioni cittadine.
Di ciascun soggetto produttore sono stati ricostruiti estremi cronologici di esistenza, storia, organizzazione e funzionamento e, per i relativi archivi, datazione, consistenza e dispersioni.
Ogni unità archivistica conservata è stata descritta analiticamente e riordinata nelle serie e partizioni di pertinenza, anch’esse corredate di introduzioni, a formare uno strumento indispensabile per la conoscenza e la consultazione dei fondi in oggetto.
Historical archive of the Pieve di San Marino. Inventory
Aggregate archives (16th century-1958)
Edited by Sonia Ferri
Following the previous contribution about what is preserved in the Historical Archive of the Pieve di San Marino, a documentation attributable to other producers came up, in addition to the Pieve own archive. In order to know, value, reorganize and inventory this documentation an adequate archival intervention was carried out. It emerged that this documentation, consisting of 90 archival units which cover a chronological period from the 16th century to 1958, was produced by twenty different subjects. They were mostly brotherhoods, that is worship organizations sometimes with assistance and charity tasks, but also youth associations, committees and urban organizations.
Chronological details of each subject have been reconstructed, about their story, organization and functioning and, for the relating archives, their dating, size and dispersal.
Each preserved archival unit has been analytically described and rearranged in relevant series and partitions, accompanied by introductions, in order to create an essential tool for the knowledge and consultation of the collections under consideration.
L'autrice
Sonia Ferri, laureata in Storia all’Università di Bologna nel 1986, nel 1989 ha conseguito il diploma di Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso la Scuola dell’Archivio di Stato di Bologna.
Ha partecipato a progetti nazionali promossi dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e, dal novembre 1994 al novembre 2005, è stata archivista presso l’Archivio Storico Diocesano di Fano.
Ha svolto e svolge attività di archivista libero professionista.
Ha al suo attivo numerose pubblicazioni nel settore.
2021
Pagine 176
Versione cartacea € 20,00
ISBN 979-12-80232-235-9
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A seguito del precedente intervento condotto su quanto conservato presso l’Archivio storico della Pieve di San Marino, si è evidenziata l’esistenza, accanto all’archivio proprio della Pieve, di documentazione riconducibile ad altri soggetti produttori.
Al fine di conoscere e valorizzare tale documentazione, si è proceduto, con adeguato intervento archivistico, al riordino ed inventariazione della stessa.
Ne è emerso che la documentazione considerata, con una consistenza generale di 90 unità archivistiche che nel loro insieme coprono un arco cronologico che va dal secolo XVI al 1958, è stata prodotta da venti soggetti diversi, perlopiù confraternite, quindi enti di culto a volte con compiti di assistenza e beneficenza, ma anche associazioni giovanili, comitati e organizzazioni cittadine.
Di ciascun soggetto produttore sono stati ricostruiti estremi cronologici di esistenza, storia, organizzazione e funzionamento e, per i relativi archivi, datazione, consistenza e dispersioni.
Ogni unità archivistica conservata è stata descritta analiticamente e riordinata nelle serie e partizioni di pertinenza, anch’esse corredate di introduzioni, a formare uno strumento indispensabile per la conoscenza e la consultazione dei fondi in oggetto.
Historical archive of the Pieve di San Marino. Inventory
Aggregate archives (16th century-1958)
Edited by Sonia Ferri
Following the previous contribution about what is preserved in the Historical Archive of the Pieve di San Marino, a documentation attributable to other producers came up, in addition to the Pieve own archive. In order to know, value, reorganize and inventory this documentation an adequate archival intervention was carried out. It emerged that this documentation, consisting of 90 archival units which cover a chronological period from the 16th century to 1958, was produced by twenty different subjects. They were mostly brotherhoods, that is worship organizations sometimes with assistance and charity tasks, but also youth associations, committees and urban organizations.
Chronological details of each subject have been reconstructed, about their story, organization and functioning and, for the relating archives, their dating, size and dispersal.
Each preserved archival unit has been analytically described and rearranged in relevant series and partitions, accompanied by introductions, in order to create an essential tool for the knowledge and consultation of the collections under consideration.
L'autrice
Sonia Ferri, laureata in Storia all’Università di Bologna nel 1986, nel 1989 ha conseguito il diploma di Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso la Scuola dell’Archivio di Stato di Bologna.
Ha partecipato a progetti nazionali promossi dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e, dal novembre 1994 al novembre 2005, è stata archivista presso l’Archivio Storico Diocesano di Fano.
Ha svolto e svolge attività di archivista libero professionista.
Ha al suo attivo numerose pubblicazioni nel settore.
2021
Pagine 176
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ISBN 979-12-80232-235-9
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aggregati_archivio_storico_della_pieve_di_san_marino_scheda_editoriale.pdf | |
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Melchiorre Delfico
Lettere a Giuseppe Mercuri
A cura di Girolamo Allegretti, Claudia Malpeli, Vanna Tabarini
Nel 1934 Pietro Franciosi dava notizia di un nutrito gruppo di lettere rinvenute in «un magazzino di Rimini», anticipandone alcuni contenuti e aspetti. Si trattava di 95 missive di Melchiorre Delfico a Giuseppe Mercuri, datate dal 1804 al 1818 e quasi tutte da Napoli, dove l’intellettuale teramano era stato richiamato dal lungo esilio sammarinese (1799-1806). Franciosi si riprometteva di editarle assieme alle molte altre conservate dalla Biblioteca pubblica ma le condizioni di salute non glielo permisero e, prima di morire, volle farne dono allo Stato, che nel 1935 celebrava il centenario della morte di Delfico.
Giuseppe Mercuri, nobile sammarinese fratello dell’arciprete di Pieve, era tutto il contrario degli intellettuali con i quali Delfico soleva corrispondere. Non era un intellettuale, non un politico (benché dieci volte reggente): solo un bravuomo, benestante, equilibrato e affidabile. Le lettere che gli scrisse Delfico sono del genere delle familiares: notizie scambiate, piccoli favori, gli amici sammarinesi. E l’amatissima seconda «patria in miniatura», ruvida e ospitale.
A queste tranches de vie la lunga introduzione di uno dei curatori dà ampio spazio, ma soprattutto si concentra sul Delfico “storico” e filosofo della storia, a partire dal paradosso di un’opera storica impegnativa, le Memorie storiche, scritte dal filosofo che professava di non credere alla storia, anzi, di ritenerla dannosa. Una storia che l’analisi dei contenuti – relativamente alla sovranità vescovile nel ’200 e all’occupazione alberoniana – mostra inaffidabile, distorta com’è dalle passioni (l’amore per San Marino e l’odio per i preti) e dai miti, o pregiudizi, della perpetua libertà e dell’innocenza di un popolo.
Melchiorre Delfico
Letters to Giuseppe Mercuri
Edited by Girolamo Allegretti, Claudia Malpeli, Vanna Tabarini
In 1934 Pietro Franciosi delivered the news of a large group of letters found in “a warehouse in Rimini”, anticipating some of their contents and features. It consisted of 95 letters by Melchiorre Delfico to Giuseppe Mercuri, dating from 1804 to 1818 and almost all of them came from Naples, where the thinker from Teramo had been called back from a long exile in San Marino (1799-1806). Franciosi promised to publish them together with many other letters preserved by the public library. Unfortunately, his health conditions did not allow him to do so and, before dying, he decided to donate them to the State, which celebrated the centennial of Delfico’s death in 1935.
Giuseppe Mercuri, a San Marino nobleman, whose brother was the archpriest of Pieve, was quite the opposite of the intellectuals Delfico used to correspond with. He was neither an intellectual nor a politician (even if he was appointed as a regent ten times): just a good, wealthy, balanced and reliable man. The letters that Delfico wrote to him belong to the genre of familiares: exchanged news, small favours, stories about his friends from San Marino. And his beloved second “miniature homeland”, harsh and welcoming.
The long introduction by one of the curators makes room to these tranches de vie, but above all focuses on Delfico as a “historian” and a history philosopher. Everything started from the paradox of a challenging historical work, the Historical Memories, written by a philosopher who didn’t believe in history but, on the contrary, considered it harmful. The analysis of its contents – concerning with the bishops’ sovereignty in the 13th century and the Alberonian occupation - shows an unreliable story, biased by passions (his love for San Marino and his hatred for priests) and the myths, or prejudices, of the perpetual freedom and innocence of a nation.
Gli autori
Girolamo Allegretti, già docente di italiano e storia nelle scuole secondarie superiori italiane, ha diretto negli anni 1990-2010 le riviste di storia locale «Studi montefeltrani» e «Pesaro città e contà».
Claudia Malpeli lavora dal 1986 presso la Biblioteca di Stato della Repubblica di San Marino dove svolge attività di catalogazione, reference e consulenza bibliografica. Ha collaborato e coordinato attività di ricerca e valorizzazione del patrimonio storico documentale sammarinese.
Vanna Tabarini lavora dal 1986 presso la Biblioteca di Stato della Repubblica di San Marino dove svolge attività di catalogazione, reference, consulenza bibliografica. Ha collaborato ad attività di valorizzazione del patrimonio storico documentale sammarinese.
2021
Pagine 168
Versione cartacea € 20,00
ISBN 979-12-80232-25-0
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Nel 1934 Pietro Franciosi dava notizia di un nutrito gruppo di lettere rinvenute in «un magazzino di Rimini», anticipandone alcuni contenuti e aspetti. Si trattava di 95 missive di Melchiorre Delfico a Giuseppe Mercuri, datate dal 1804 al 1818 e quasi tutte da Napoli, dove l’intellettuale teramano era stato richiamato dal lungo esilio sammarinese (1799-1806). Franciosi si riprometteva di editarle assieme alle molte altre conservate dalla Biblioteca pubblica ma le condizioni di salute non glielo permisero e, prima di morire, volle farne dono allo Stato, che nel 1935 celebrava il centenario della morte di Delfico.
Giuseppe Mercuri, nobile sammarinese fratello dell’arciprete di Pieve, era tutto il contrario degli intellettuali con i quali Delfico soleva corrispondere. Non era un intellettuale, non un politico (benché dieci volte reggente): solo un bravuomo, benestante, equilibrato e affidabile. Le lettere che gli scrisse Delfico sono del genere delle familiares: notizie scambiate, piccoli favori, gli amici sammarinesi. E l’amatissima seconda «patria in miniatura», ruvida e ospitale.
A queste tranches de vie la lunga introduzione di uno dei curatori dà ampio spazio, ma soprattutto si concentra sul Delfico “storico” e filosofo della storia, a partire dal paradosso di un’opera storica impegnativa, le Memorie storiche, scritte dal filosofo che professava di non credere alla storia, anzi, di ritenerla dannosa. Una storia che l’analisi dei contenuti – relativamente alla sovranità vescovile nel ’200 e all’occupazione alberoniana – mostra inaffidabile, distorta com’è dalle passioni (l’amore per San Marino e l’odio per i preti) e dai miti, o pregiudizi, della perpetua libertà e dell’innocenza di un popolo.
Melchiorre Delfico
Letters to Giuseppe Mercuri
Edited by Girolamo Allegretti, Claudia Malpeli, Vanna Tabarini
In 1934 Pietro Franciosi delivered the news of a large group of letters found in “a warehouse in Rimini”, anticipating some of their contents and features. It consisted of 95 letters by Melchiorre Delfico to Giuseppe Mercuri, dating from 1804 to 1818 and almost all of them came from Naples, where the thinker from Teramo had been called back from a long exile in San Marino (1799-1806). Franciosi promised to publish them together with many other letters preserved by the public library. Unfortunately, his health conditions did not allow him to do so and, before dying, he decided to donate them to the State, which celebrated the centennial of Delfico’s death in 1935.
Giuseppe Mercuri, a San Marino nobleman, whose brother was the archpriest of Pieve, was quite the opposite of the intellectuals Delfico used to correspond with. He was neither an intellectual nor a politician (even if he was appointed as a regent ten times): just a good, wealthy, balanced and reliable man. The letters that Delfico wrote to him belong to the genre of familiares: exchanged news, small favours, stories about his friends from San Marino. And his beloved second “miniature homeland”, harsh and welcoming.
The long introduction by one of the curators makes room to these tranches de vie, but above all focuses on Delfico as a “historian” and a history philosopher. Everything started from the paradox of a challenging historical work, the Historical Memories, written by a philosopher who didn’t believe in history but, on the contrary, considered it harmful. The analysis of its contents – concerning with the bishops’ sovereignty in the 13th century and the Alberonian occupation - shows an unreliable story, biased by passions (his love for San Marino and his hatred for priests) and the myths, or prejudices, of the perpetual freedom and innocence of a nation.
Gli autori
Girolamo Allegretti, già docente di italiano e storia nelle scuole secondarie superiori italiane, ha diretto negli anni 1990-2010 le riviste di storia locale «Studi montefeltrani» e «Pesaro città e contà».
Claudia Malpeli lavora dal 1986 presso la Biblioteca di Stato della Repubblica di San Marino dove svolge attività di catalogazione, reference e consulenza bibliografica. Ha collaborato e coordinato attività di ricerca e valorizzazione del patrimonio storico documentale sammarinese.
Vanna Tabarini lavora dal 1986 presso la Biblioteca di Stato della Repubblica di San Marino dove svolge attività di catalogazione, reference, consulenza bibliografica. Ha collaborato ad attività di valorizzazione del patrimonio storico documentale sammarinese.
2021
Pagine 168
Versione cartacea € 20,00
ISBN 979-12-80232-25-0
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Archivio storico della Pieve di San Marino. Inventario
Pieve-Parrocchia di San Marino (1526-1991, con documenti in copia dal secolo XV). Uditorato di San Marino (1759-1897)
A cura di Sonia Ferri e Allegra Paci
Il presente contributo, promosso e finanziato dal Centro Sammarinese di Studi Storici dell’Università di San Marino, è il prodotto dell’intervento di riordino e inventariazione dell’Archivio della Pieve di San Marino, affidato a Sonia Ferri ed Allegra Paci e reso possibile anche grazie all’accordo con la Diocesi di San Marino-Montefeltro, titolare del fondo. L’assoluta mancanza di strumenti di corredo e lo stato della documentazione posta senza alcun ordine e distinzione all’interno di 120 contenitori privi, perlopiù, di diciture significative, non permettevano di conoscere l’esatta natura delle carte, né l’individuazione dei diversi soggetti, oltre alla Pieve, che avevano contribuito a produrle. Ora, a seguito dell’attività di riordino e della redazione dell’inventario analitico che qui si presenta, è possibile datare l’archivio a partire dal 1526, con una consistenza di 500 unità archivistiche tra buste, mazzi e registri, a testimonianza della Pieve in quanto parrocchia e chiesa matrice del territorio, ai suoi rapporti col governo civile e all’amministrazione del patrimonio nonché in quanto sede di vicaria. Si presenta qui inoltre l’inventario dell’archivio dell’Uditorato, strettamente connesso al primo. Il presente contributo descrive tutte le unità archivistiche schedate e riordinate, è corredato delle introduzioni alle serie e alle partizioni d’archivio ed è dotato di apparati storico istituzionali, andando a costituire così uno strumento indispensabile per la conoscenza e la consultazione del fondo, in particolare per le attività di studio e di ricerca che hanno per oggetto la storia di San Marino.
Historical archives of San Marino Pieve. Inventory
Parish Church of San Marino (1526-1991, with documents acqired in copy from the XV century)
San Marino Auditor’s seat (1759-1897)
Curated by Sonia Ferri and Allegra Paci
This contribution, promoted and financed by San Marino Center for Historical Studies of San Marino University, was obtained by means of the reorganization and inventory of the Pieve of San Marino Archives, entrusted to Sonia Ferri and Allegra Paci. It was made possible also thanks to the agreement with San Marino-Montefeltro Diocese, which owns the fund. The total lack of attachments and the state of the documentation, placed without any order and distinction into 120 containers, mostly without significant entries, neither allowed to know the exact nature of the documents, nor the identification of the different subjects who had helped to produce them, other than the Pieve. As a result of the reordering and preparation of this analytical inventory, it is possible to date the archives starting from 1526. Five hundred archival units of envelopes, bundles and registers testify that the Pieve was the parish and matrice Church of the territory, its relations with the civil government and the administration of the heritage, being the vicarate seat as well.
Here is also the inventory of the archives of the Auditor’s seat, closely connected to the first one. This contribution describes all of the registered and reorganized archival units. It also introduces its series and archive partitions and is endowed with institutional historical apparatuses. Therefore, it constitutes an indispensable tool for the knowledge and consultation of the fund, particularly for studying and researching activities concerning with the history of San Marino.
Gli autori
Sonia Ferri laureata in Storia all’Università di Bologna nel 1986, nel 1989 ha conseguito il diploma di Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso la Scuola dell’Archivio di Stato di Bologna. Ha partecipato a progetti nazionali promossi dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e, dal novembre 1994 al novembre 2005, è stata archivista presso l’Archivio Storico Diocesano di Fano. Ha svolto e svolge attività di archivista libero professionista.
Allegra Paci laureata in Beni archivistici e librari e diplomata in Archivistica, Paleografia e Diplomatica, è vicepresidente della Società cooperativa Ebla di cui è responsabile del settore archivi e lavora come consulente presso istituzioni diverse su tutto il territorio nazionale. Presidente della sezione Anai Marche dal 2015, ha al suo attivo numerose pubblicazioni e partecipazioni a convegni.
2018
Pagine 208
Versione cartacea € 20,00
ISBN 978-88-98275-77-9
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Versione ebooK € 4,99
ISBN 978-88-98275-85-4
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Il presente contributo, promosso e finanziato dal Centro Sammarinese di Studi Storici dell’Università di San Marino, è il prodotto dell’intervento di riordino e inventariazione dell’Archivio della Pieve di San Marino, affidato a Sonia Ferri ed Allegra Paci e reso possibile anche grazie all’accordo con la Diocesi di San Marino-Montefeltro, titolare del fondo. L’assoluta mancanza di strumenti di corredo e lo stato della documentazione posta senza alcun ordine e distinzione all’interno di 120 contenitori privi, perlopiù, di diciture significative, non permettevano di conoscere l’esatta natura delle carte, né l’individuazione dei diversi soggetti, oltre alla Pieve, che avevano contribuito a produrle. Ora, a seguito dell’attività di riordino e della redazione dell’inventario analitico che qui si presenta, è possibile datare l’archivio a partire dal 1526, con una consistenza di 500 unità archivistiche tra buste, mazzi e registri, a testimonianza della Pieve in quanto parrocchia e chiesa matrice del territorio, ai suoi rapporti col governo civile e all’amministrazione del patrimonio nonché in quanto sede di vicaria. Si presenta qui inoltre l’inventario dell’archivio dell’Uditorato, strettamente connesso al primo. Il presente contributo descrive tutte le unità archivistiche schedate e riordinate, è corredato delle introduzioni alle serie e alle partizioni d’archivio ed è dotato di apparati storico istituzionali, andando a costituire così uno strumento indispensabile per la conoscenza e la consultazione del fondo, in particolare per le attività di studio e di ricerca che hanno per oggetto la storia di San Marino.
Historical archives of San Marino Pieve. Inventory
Parish Church of San Marino (1526-1991, with documents acqired in copy from the XV century)
San Marino Auditor’s seat (1759-1897)
Curated by Sonia Ferri and Allegra Paci
This contribution, promoted and financed by San Marino Center for Historical Studies of San Marino University, was obtained by means of the reorganization and inventory of the Pieve of San Marino Archives, entrusted to Sonia Ferri and Allegra Paci. It was made possible also thanks to the agreement with San Marino-Montefeltro Diocese, which owns the fund. The total lack of attachments and the state of the documentation, placed without any order and distinction into 120 containers, mostly without significant entries, neither allowed to know the exact nature of the documents, nor the identification of the different subjects who had helped to produce them, other than the Pieve. As a result of the reordering and preparation of this analytical inventory, it is possible to date the archives starting from 1526. Five hundred archival units of envelopes, bundles and registers testify that the Pieve was the parish and matrice Church of the territory, its relations with the civil government and the administration of the heritage, being the vicarate seat as well.
Here is also the inventory of the archives of the Auditor’s seat, closely connected to the first one. This contribution describes all of the registered and reorganized archival units. It also introduces its series and archive partitions and is endowed with institutional historical apparatuses. Therefore, it constitutes an indispensable tool for the knowledge and consultation of the fund, particularly for studying and researching activities concerning with the history of San Marino.
Gli autori
Sonia Ferri laureata in Storia all’Università di Bologna nel 1986, nel 1989 ha conseguito il diploma di Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso la Scuola dell’Archivio di Stato di Bologna. Ha partecipato a progetti nazionali promossi dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e, dal novembre 1994 al novembre 2005, è stata archivista presso l’Archivio Storico Diocesano di Fano. Ha svolto e svolge attività di archivista libero professionista.
Allegra Paci laureata in Beni archivistici e librari e diplomata in Archivistica, Paleografia e Diplomatica, è vicepresidente della Società cooperativa Ebla di cui è responsabile del settore archivi e lavora come consulente presso istituzioni diverse su tutto il territorio nazionale. Presidente della sezione Anai Marche dal 2015, ha al suo attivo numerose pubblicazioni e partecipazioni a convegni.
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La Repubblica di San Marino dalla guerra fredda
alla globalizzazione.
Le orazioni ufficiali tra relazioni internazionali, cultura, comunicazione politica (1948-2013)
di Sante Cruciani e Raffaello Ares Doro
Le dinamiche delle relazioni internazionali, delle rappresentazioni culturali e della comunicazione politica si sono imposte come un terreno di studio ricco di potenzialità innovative e di chiavi interpretative originali sulla storia del Novecento, dalla guerra fredda alla globalizzazione. Tali dinamiche hanno riguardato anche la Repubblica di San Marino, i suoi rapporti talvolta conflittuali con l’Italia repubblicana, il suo articolato percorso di approdo nelle maggiori istituzioni europee e nei principali organismi internazionali.
Prendendo le mosse dalle orazioni ufficiali per l’insediamento dei Capitani Reggenti, il volume ripercorre la storia della politica estera della Repubblica di San Marino, mette in luce le reti intellettuali transnazionali che l’hanno accompagnata, ne sottolinea gli echi nella stampa locale e nazionale, nei servizi cinematografici della Settimana INCOM e nelle produzioni televisive di San Marino RTV.
Le orazioni ufficiali di esponenti della politica, della cultura, del giornalismo e della televisione, basti citare soltanto Calamandrei, Jemolo, Terracini, Bo, Quaroni, Garosci, Zavoli, Spinelli, Magnani Noya, Mack Smith, Samaranch, Eco, Spadolini, Lalumière, Roversi Monaco, Levi Montalcini, Prodi, Andreotti, Cossiga, Maggioni, fino al segretario generale dell’Onu Ban Ki –moon, si intrecciano così con la storia della Repubblica di San Marino e con la sua proiezione sulla scena politica internazionale e nei circuiti della comunicazione politica.
Aperto da un ampio saggio introduttivo, il volume presenta una antologia ragionata delle orazioni ufficiali più significative, mettendo a disposizione del lettore una accurata galleria di note biografiche degli autori e un apparato critico di supporto all’analisi politica e culturale dei testi selezionati.
Gli autori
Raffaello A. Doro, dottore di ricerca in Storia d’Europa presso l’Università della Tuscia in cotutela con l’Université Paris 2 Panthéon-Assas. Si occupa storia della radio e della televisione e di propaganda politica in Italia e in Europa. Studia anche i rapporti tra integrazione europea e Mediterraneo attraverso i media. Ha pubblicato una monografia e numerosi articoli sulla storia delle radio libere in Italia e in Francia e sulle relazioni tra politica e televisione.
Sante Cruciani è ricercatore in Storia delle relazioni internazionali, presso l’Università della Tuscia (Viterbo). Si occupa della storia della guerra fredda e del processo di integrazione europea, con attenzione per la comunicazione e la propaganda politica.
2018
Versione ebooK € 4,99
ISBN 978-88-98275-70-0
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Le dinamiche delle relazioni internazionali, delle rappresentazioni culturali e della comunicazione politica si sono imposte come un terreno di studio ricco di potenzialità innovative e di chiavi interpretative originali sulla storia del Novecento, dalla guerra fredda alla globalizzazione. Tali dinamiche hanno riguardato anche la Repubblica di San Marino, i suoi rapporti talvolta conflittuali con l’Italia repubblicana, il suo articolato percorso di approdo nelle maggiori istituzioni europee e nei principali organismi internazionali.
Prendendo le mosse dalle orazioni ufficiali per l’insediamento dei Capitani Reggenti, il volume ripercorre la storia della politica estera della Repubblica di San Marino, mette in luce le reti intellettuali transnazionali che l’hanno accompagnata, ne sottolinea gli echi nella stampa locale e nazionale, nei servizi cinematografici della Settimana INCOM e nelle produzioni televisive di San Marino RTV.
Le orazioni ufficiali di esponenti della politica, della cultura, del giornalismo e della televisione, basti citare soltanto Calamandrei, Jemolo, Terracini, Bo, Quaroni, Garosci, Zavoli, Spinelli, Magnani Noya, Mack Smith, Samaranch, Eco, Spadolini, Lalumière, Roversi Monaco, Levi Montalcini, Prodi, Andreotti, Cossiga, Maggioni, fino al segretario generale dell’Onu Ban Ki –moon, si intrecciano così con la storia della Repubblica di San Marino e con la sua proiezione sulla scena politica internazionale e nei circuiti della comunicazione politica.
Aperto da un ampio saggio introduttivo, il volume presenta una antologia ragionata delle orazioni ufficiali più significative, mettendo a disposizione del lettore una accurata galleria di note biografiche degli autori e un apparato critico di supporto all’analisi politica e culturale dei testi selezionati.
Gli autori
Raffaello A. Doro, dottore di ricerca in Storia d’Europa presso l’Università della Tuscia in cotutela con l’Université Paris 2 Panthéon-Assas. Si occupa storia della radio e della televisione e di propaganda politica in Italia e in Europa. Studia anche i rapporti tra integrazione europea e Mediterraneo attraverso i media. Ha pubblicato una monografia e numerosi articoli sulla storia delle radio libere in Italia e in Francia e sulle relazioni tra politica e televisione.
Sante Cruciani è ricercatore in Storia delle relazioni internazionali, presso l’Università della Tuscia (Viterbo). Si occupa della storia della guerra fredda e del processo di integrazione europea, con attenzione per la comunicazione e la propaganda politica.
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Guidare a San Marino.
Un laboratorio di analisi per gli operatori culturali per il turismo
A cura di Luca Morganti
con la collaborazione di Sara Rossini
con il contributo di Ivo Biagianti, Fernando Bindi, Leo Marino Morganti
La presente opera origina a partire da un’idea promossa dal Centro di Studi Storici Sammarinesi e rappresenta l’atto conclusivo di una prima esperienza didattica all’interno del primo corso per la formazione di personale qualificato legato al turismo e alla cultura con conoscenza del patrimonio archeologico e artistico, dell’architettura, dell’ambiente e del paesaggio sammarinesi, svoltosi a San Marino nell’anno scolastico 2013/2014.
Il presente libro si configura come un manuale contenente contributi inediti e brani antologici, ed è la prima parte di un’opera che si struttura in due volumi i cui titoli sono rispettivamente: «il lungo ciclo della formazione urbana» (diviso a sua volta in due pubblicazioni: questa ed una di prossima uscita) e «modernizzazione e mutazioni antropologiche. La radicale trasformazione del territorio: tra vecchie gerarchie e nuove centralità».
A fronte delle trasformazioni della città europea che ha conosciuto stagioni in cui cambiava significativamente la sua immagine, per la realtà sammarinese è sufficiente indicare pochi ma importanti momenti. Lungo ciclo si riferisce al fatto che dai primi insediamenti sul monte vi è un periodo di definizione della forma della città che muta gradualmente fino ad una sua fissazione, avvenuta dopo l’erezione dell’ultima cerchia muraria, che ci consegna una realtà congelata fino almeno alla prima metà dell’Ottocento, il periodo in cui i sammarinesi devono concretamente, per la prima volta, farsi carico della metamorfosi indotta dalla modernità.
L'autore
Luca Morganti, durante la formazione universitaria frequenta l’ILAUD e dopo la laurea in architettura a Firenze consegue un Master alla ETSAB di Barcellona. Ha frequentato il dottorato di ricerca in Scienze Storiche della Scuola Superiore di Studi Storici della Repubblica di San Marino. Ha scritto e curato, tra le varie pubblicazioni, Lo spazio del Libro e, con Mirco Semprini, I Mulini del Fosso di Canepa che nel 2018 vince il Premio Frontino per la Cultura del Montefeltro. Per la Bookstones ha scritto Guidare a San Marino, Gino Zani. L’ingegnere, l’architetto, lo storico e Stile libero in Massimo Salvucci, San Marino. Paesaggi laterali.
2018
Versione ebooK € 4,99
ISBN 978-88-98275-72-4
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con la collaborazione di Sara Rossini
con il contributo di Ivo Biagianti, Fernando Bindi, Leo Marino Morganti
La presente opera origina a partire da un’idea promossa dal Centro di Studi Storici Sammarinesi e rappresenta l’atto conclusivo di una prima esperienza didattica all’interno del primo corso per la formazione di personale qualificato legato al turismo e alla cultura con conoscenza del patrimonio archeologico e artistico, dell’architettura, dell’ambiente e del paesaggio sammarinesi, svoltosi a San Marino nell’anno scolastico 2013/2014.
Il presente libro si configura come un manuale contenente contributi inediti e brani antologici, ed è la prima parte di un’opera che si struttura in due volumi i cui titoli sono rispettivamente: «il lungo ciclo della formazione urbana» (diviso a sua volta in due pubblicazioni: questa ed una di prossima uscita) e «modernizzazione e mutazioni antropologiche. La radicale trasformazione del territorio: tra vecchie gerarchie e nuove centralità».
A fronte delle trasformazioni della città europea che ha conosciuto stagioni in cui cambiava significativamente la sua immagine, per la realtà sammarinese è sufficiente indicare pochi ma importanti momenti. Lungo ciclo si riferisce al fatto che dai primi insediamenti sul monte vi è un periodo di definizione della forma della città che muta gradualmente fino ad una sua fissazione, avvenuta dopo l’erezione dell’ultima cerchia muraria, che ci consegna una realtà congelata fino almeno alla prima metà dell’Ottocento, il periodo in cui i sammarinesi devono concretamente, per la prima volta, farsi carico della metamorfosi indotta dalla modernità.
L'autore
Luca Morganti, durante la formazione universitaria frequenta l’ILAUD e dopo la laurea in architettura a Firenze consegue un Master alla ETSAB di Barcellona. Ha frequentato il dottorato di ricerca in Scienze Storiche della Scuola Superiore di Studi Storici della Repubblica di San Marino. Ha scritto e curato, tra le varie pubblicazioni, Lo spazio del Libro e, con Mirco Semprini, I Mulini del Fosso di Canepa che nel 2018 vince il Premio Frontino per la Cultura del Montefeltro. Per la Bookstones ha scritto Guidare a San Marino, Gino Zani. L’ingegnere, l’architetto, lo storico e Stile libero in Massimo Salvucci, San Marino. Paesaggi laterali.
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