Acta Palaeomedica. International Journal of Palaeomedicine THE NECESSITY OF A TRULY MULTIDISCIPLINARY APPROACH TO THE STUDY OF DISEASE IN THE PAST Every new adventure is a leap into the unknown, a vast sea full of exciting discoveries as well as many troubles. However, there would be no adventure worthy of this name without these two ingredients, and this also applies to editorial ventures. Several academic venues, from journals to edited books, have provided researchers in the fields of palaeopathology, history of medicine and anthropology with suitable opportunities to present their data to the scientific community. While most of these have had a rather sectorial approach, I have always believed that, in order to understand the past – in general, and particularly that of disease – it is fundamental to apply a multidisciplinary approach. According to this a method, the scholar does not simply focus on the investigated pathological condition, but also contextualizes its historical, cultural and social manifestations, endeavouring to enrich its description by consulting the vast body of evidence and multi-faceted information, which only a comprehensive analysis can ultimately yield. With these thoughts in mind and following the examples and suggestions of several colleagues who have dedicated their lives to the study of the antiquity of disease, the FAPAB Research Center, its members and collaborators, are proud to present this new journal, Acta Palaeomedica, the International Journal of Palaeomedicine, a venue for all scholars and students interested in the topics of palaeopathology, palaeopathography, history of medicine, bioarchaeology, physical and forensic anthropology, taphonomy, genealogy, ancient DNA studies and much more that is relevant to a full appreciation of the historical presentation of pathological entities. Our journal welcomes free and open debate and demands academic rigour and integrity, essential elements to the construction of a platform where researcher in this fields can help their peers and fellows in their investigations and contribute to the advancement of knowledge.
Francesco M. Galassi, MD Editor-in-Chief
LA NECESSITÀ DI UN APPROCCIO VERAMENTE MULTIDISCIPLINARE ALLO STUDIO DELLA MALATTIA NEL PASSATO Ogni nuova avventura è un salto nell'ignoto, un vasto mare pieno di scoperte entusiasmanti e tanti guai. Tuttavia, non ci sarebbe avventura degna di questo nome senza questi due ingredienti, e questo vale anche per le iniziative editoriali. Diverse sedi accademiche, dalle riviste ai libri curati, hanno fornito ai ricercatori nel campo della paleopatologia, della storia della medicina e dell'antropologia adeguate opportunità per presentare i propri dati alla comunità scientifica. Sebbene la maggior parte di questi abbia avuto un approccio piuttosto settoriale, ho sempre creduto che, per comprendere il passato - in generale, e in particolare quello della malattia - sia fondamentale applicare un approccio multidisciplinare. Secondo questo metodo, lo studioso non si limita a concentrarsi sulla condizione patologica indagata, ma contestualizza anche le sue manifestazioni storiche, culturali e sociali, cercando di arricchirne la descrizione consultando il vasto corpus di evidenze e di informazioni multiforme, che solo alla fine un'analisi completa può dare risultati. Con queste riflessioni e seguendo gli esempi e i suggerimenti di diversi colleghi che hanno dedicato la loro vita allo studio della storia della malattia, il Centro Ricerche FAPAB, i suoi membri e collaboratori, sono orgogliosi di presentare questa nuova rivista, Acta Palaeomedica. International Journal of Palaeomedicine, un luogo per tutti gli studiosi e studenti interessati ai temi di paleopatologia, paleopatografia, storia della medicina, bioarcheologia, antropologia fisica e forense, tafonomia, genealogia, studi sul DNA antico. La nostra rivista accoglie un dibattito libero e aperto e richiede rigore e integrità accademica, elementi essenziali per la costruzione di una piattaforma in cui i ricercatori in questo campo possono aiutare i loro colleghi e colleghe nelle loro indagini e contribuire al progresso della conoscenza.