Le turbine
Mostri graziosi e belli.
I nani di corte nella storia e nell'arte
di Tito Saffioti
Per millenni, nelle corti dei potenti di pressoché ogni Paese, i buffoni furono presenti in quantità straripanti, e molti di essi erano nani. Per esercitare il difficile mestiere di far ridere gli altri, erano spesso usate persone ‒ uomini, donne e perfino bambini ‒ con gravi deficienze fisiche o mentali: nani, gobbi, dementi, esseri esageratamente obesi o dotati, secondo i crudeli contemporanei, di corpi deformi e sgradevoli. La bruttezza e la follia servivano a tranquillizzare i potenti che si sentivano così autorizzati a pensare che, se questi ospiti di corte, brutti o pazzi, erano diversi da loro, allora loro non erano tali. Anzi, averli al fianco, ne faceva risaltare le virtù di bellezza e saggezza. Il re non può mai essere pazzo e se la follia bussa alla porta della reggia, è il buffone a farsene carico.
L'autore
Calabrese trapiantato da tempo immemorabile in Lombardia, Tito Saffioti ha sempre lavorato in ambito librario e giornalistico. Ha collaborato per 33 anni con il quotidiano la Repubblica e con varie testate, fra le quali Linus, Dove, L’Esopo , Playboy, Folk Bulletin, La Provincia di Como, Il Calendario del popolo, Ludica, Alumina . Ha organizzato e preso parte a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive e tenuto cicli di conferenze sulla storia del jazz, sulla cultura popolare e (talvolta in compagnia di Dario Fo) sui giullari medievali. Nel 2011 ha tenuto un master su giullari e buffoni di corte all’Università Federico II di Napoli e nel 2013 ha curato una mostra dedicata a queste figure presso la Sala Teresiana della Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. Ha pubblicato diciassette libri. E questo è il diciottesimo.
2021
Pagine 250
Versione cartacea € 25,00
ISBN 979-1280232-39-7
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Per millenni, nelle corti dei potenti di pressoché ogni Paese, i buffoni furono presenti in quantità straripanti, e molti di essi erano nani. Per esercitare il difficile mestiere di far ridere gli altri, erano spesso usate persone ‒ uomini, donne e perfino bambini ‒ con gravi deficienze fisiche o mentali: nani, gobbi, dementi, esseri esageratamente obesi o dotati, secondo i crudeli contemporanei, di corpi deformi e sgradevoli. La bruttezza e la follia servivano a tranquillizzare i potenti che si sentivano così autorizzati a pensare che, se questi ospiti di corte, brutti o pazzi, erano diversi da loro, allora loro non erano tali. Anzi, averli al fianco, ne faceva risaltare le virtù di bellezza e saggezza. Il re non può mai essere pazzo e se la follia bussa alla porta della reggia, è il buffone a farsene carico.
L'autore
Calabrese trapiantato da tempo immemorabile in Lombardia, Tito Saffioti ha sempre lavorato in ambito librario e giornalistico. Ha collaborato per 33 anni con il quotidiano la Repubblica e con varie testate, fra le quali Linus, Dove, L’Esopo , Playboy, Folk Bulletin, La Provincia di Como, Il Calendario del popolo, Ludica, Alumina . Ha organizzato e preso parte a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive e tenuto cicli di conferenze sulla storia del jazz, sulla cultura popolare e (talvolta in compagnia di Dario Fo) sui giullari medievali. Nel 2011 ha tenuto un master su giullari e buffoni di corte all’Università Federico II di Napoli e nel 2013 ha curato una mostra dedicata a queste figure presso la Sala Teresiana della Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. Ha pubblicato diciassette libri. E questo è il diciottesimo.
2021
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ISBN 979-1280232-39-7
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Generali e battaglie della Linea Gotica
di Andrea Santangelo
Troppo spesso scrivendo di guerra ci si dimentica degli uomini che l'hanno combattuta per lasciare spazio ad armi, tattiche e strategie. Il francese Roland Dorgelés scrisse una volta "Io odio la guerra, ma amo coloro che l'hanno fatta". Le battaglie sono infatti il racconto collettivo di migliaia di vite, molte interrottesi per sempre nel luogo dello scontro. Posti vicini a casa che vediamo ogni giorno con occhio distratto, racchiudono storie di uomini e donne che hanno avuto a che fare con il flagello della guerra. Il ricordo di queste persone e delle loro azioni in guerra deve essere obiettivo prioritario dello storico militare. Attraverso le biografie di generali e comandanti e con la narrazione delle più importanti battaglie della Linea Gotica questo libro ricostruisce la grande e sanguinosa storia della guerra in Italia nel biennio 1944-1945.
L'autore
Andrea Santangelo, archeologo e storico militare, collabora con il Corriere della Sera, Il Resto del Carlino, la Rivista di Studi Militari e Icaro TV. Tra le sue monografie più recenti di storia militare: Le armi del Diavolo (con Marco Scardigli, Utet 2015), Cesare Borgia. Le campagne militari del Cardinale che divenne Principe (Salerno, 2017), Eccentrici in guerra. Storie e personaggi stravaganti della seconda guerra mondiale (Utet 2017), L'Italia va alla guerra, il falso mito di un popolo pacifico (Longanesi, 2017, Premio Cerruglio per l'editoria storica di difesa e sicurezza 2018).
2019
Pagine 148
Versione cartacea € 15,00
ISBN 978-88-98275-90-8
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2019
Versione ebooK € 4,99
ISBN 978-88-98275-93-9
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Troppo spesso scrivendo di guerra ci si dimentica degli uomini che l'hanno combattuta per lasciare spazio ad armi, tattiche e strategie. Il francese Roland Dorgelés scrisse una volta "Io odio la guerra, ma amo coloro che l'hanno fatta". Le battaglie sono infatti il racconto collettivo di migliaia di vite, molte interrottesi per sempre nel luogo dello scontro. Posti vicini a casa che vediamo ogni giorno con occhio distratto, racchiudono storie di uomini e donne che hanno avuto a che fare con il flagello della guerra. Il ricordo di queste persone e delle loro azioni in guerra deve essere obiettivo prioritario dello storico militare. Attraverso le biografie di generali e comandanti e con la narrazione delle più importanti battaglie della Linea Gotica questo libro ricostruisce la grande e sanguinosa storia della guerra in Italia nel biennio 1944-1945.
L'autore
Andrea Santangelo, archeologo e storico militare, collabora con il Corriere della Sera, Il Resto del Carlino, la Rivista di Studi Militari e Icaro TV. Tra le sue monografie più recenti di storia militare: Le armi del Diavolo (con Marco Scardigli, Utet 2015), Cesare Borgia. Le campagne militari del Cardinale che divenne Principe (Salerno, 2017), Eccentrici in guerra. Storie e personaggi stravaganti della seconda guerra mondiale (Utet 2017), L'Italia va alla guerra, il falso mito di un popolo pacifico (Longanesi, 2017, Premio Cerruglio per l'editoria storica di difesa e sicurezza 2018).
2019
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ISBN 978-88-98275-90-8
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Amilcare Cipriani il rivoluzionario
Premio letterario internazionale Città di Cattolica 2019
Émile Zola avrebbe voluto scrivere la storia della sua vita, ma non fece in tempo. William Butler Yeats lo incontrò in Irlanda e lo trovò un uomo bellissimo. Giuseppe Prezzolini rimase muto quando, a Parigi, volle intervistarlo. Indro Montanelli lo definì pittoresco e pasticcione e diversi autori, tra cui Oriana Fallaci, gli hanno fatto fare capolino nei loro romanzi. Amilcare Cipriani (Anzio 1843 – Parigi 1918) è stato un mito moderno. Il rivoluzionario per eccellenza, per la propria generazione e per quella successiva. Un garibaldino, un comunardo, un anarchico, un combattente, ma anche un socialista nel senso più vero della parola. Un uomo che ha messo da parte agi e tranquillità per difendere dalle angherie il popolo da cui proveniva, nel nome della democrazia e dell’eguaglianza sociale. Con una lucidità che fu anche folle e apparentemente contraddittoria, ma sempre e comunque rigidamente onesta. Da Rimini a Parigi, passando per l’Egitto, la Grecia, l’Inghilterra, la Nuova Caledonia, è sempre stato pronto a dir la sua ed imbracciare un fucile dove ci fossero imperi e monarchie da far saltare. Pagando un prezzo carissimo fatto di prigioni, esili e lavori forzati. Di una delle sue detenzioni più celebri, scontata sull’isola d’Elba, ci ha lasciato un diario che qui si riproduce integralmente.
Amilcare Cipriani (Anzio 1843 – Parigi 1918) visse fino all’adolescenza a Rimini. Partecipò giovanissimo alla lotte risorgimentali e disertò dall’esercito regolare per unirsi a Garibaldi. Fu, con i gradi di colonnello, tra i protagonisti della Comune di Parigi e per questo mandato ai lavori forzati in Nuova Caledonia. Vicino agli ambienti mazziniani, aderì in seguito alle idee anarchiche e al socialismo, pur mantenendo un proprio individualismo. Esule in diversi Stati europei, partecipò anche a tre rivoluzioni in Grecia e a numerose azioni di lotta e di protesta. La sua esistenza fu perennemente segnata da condanne e accuse da parte della polizia per la sua attività considerata sovversiva e passò buona parte della vita in carcere. Celebre è il suo arresto del 1881 e la conseguente ingiusta condanna che scontò all’isola d’Elba, per la quale vide il sostegno di politici e intellettuali di tutta Europa. Candidato più volte ed eletto al Parlamento del Regno d’Italia, rifiutò sempre l’incarico.
L'autore
Marco Sassi (Rimini 1978), editore e autore di saggi e monografie storiche.
2019
Pagine 324
Versione cartacea € 20,00
ISBN 978-88-98275-80-9
Non disponibile
2019
Versione ebooK € 6,99
ISBN 978-88-98275-88-5
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Amilcare Cipriani (Anzio 1843 – Parigi 1918) visse fino all’adolescenza a Rimini. Partecipò giovanissimo alla lotte risorgimentali e disertò dall’esercito regolare per unirsi a Garibaldi. Fu, con i gradi di colonnello, tra i protagonisti della Comune di Parigi e per questo mandato ai lavori forzati in Nuova Caledonia. Vicino agli ambienti mazziniani, aderì in seguito alle idee anarchiche e al socialismo, pur mantenendo un proprio individualismo. Esule in diversi Stati europei, partecipò anche a tre rivoluzioni in Grecia e a numerose azioni di lotta e di protesta. La sua esistenza fu perennemente segnata da condanne e accuse da parte della polizia per la sua attività considerata sovversiva e passò buona parte della vita in carcere. Celebre è il suo arresto del 1881 e la conseguente ingiusta condanna che scontò all’isola d’Elba, per la quale vide il sostegno di politici e intellettuali di tutta Europa. Candidato più volte ed eletto al Parlamento del Regno d’Italia, rifiutò sempre l’incarico.
L'autore
Marco Sassi (Rimini 1978), editore e autore di saggi e monografie storiche.
2019
Pagine 324
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ISBN 978-88-98275-80-9
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Diplomatici e personalità ebraiche a San Marino
(XIX - prima metà XX sec.)
Nella pubblicazione “Diplomatici e personalità ebraiche a San Marino (XIX-prima metà XX sec.)”, l’autrice Cristina Ravara Montebelli analizza dettagliatamente la vita di 21 personalità di cultura ebraica, vissute prevalentemente nel XIX secolo, tracciandone le biografie inedite oppure integrando quelle già edite, ma soprattutto mettendo in evidenza gli stretti legami con la Repubblica di San Marino. Alcuni personaggi hanno risieduto stabilmente in Repubblica o hanno avuto proprietà nel territorio sammarinese, come il ricco mercante pesarese trasferitosi a Venezia, Laudadio Gentilomo, proprietario di una casa in Contrada Santa Croce e antenato di Margherita Sarfatti. Altre sono personalità politiche di fama internazionale, come Luigi Luzzatti, Ministro del Tesoro italiano, "amorevole e sapiente instauratore delle finanze sammarinesi", al quale la Repubblica ha anche dedicato una medaglia commemorativa, e che sono state insignite di onorificenze sammarinesi per benemerenze varie nei confronti della Repubblica. Il nucleo più importante è però rappresentato dai Consoli o Incaricati d’Affari della Repubblica in sedi estere, fra i quali troviamo, solo per citarne alcuni, Giacomo Castelnuovo e Abramo Lumbroso, medici del Bey di Tunisi, l’antenato di Camillo e Adriano Olivetti, Iona Aron Olivetti, Console Onorario a Biella, Marco Ara, Enrico Garda e il più noto, Angelo Donati.
Mauro Perani, ordinario di ebraico all’Università di Bologna, nella sua prefazione ricorda che la pubblicazione “arricchisce in maniera significativa, e insieme completa, gli studi fatti fino ad ora sulla presenza degli ebrei nella Repubblica di San Marino. Il libro, dopo una ricca ed eccellente introduzione, è diviso in due parti, la prima dedicata a Banchieri, personalità e benemeriti, e la seconda a consoli e incaricati d’affari, alle quali seguono una pregevole Appendice documentaria, una ricca e aggiornata Bibliografia e una Sitografia ragionata”.
L'autore
Cristina Ravara Montebelli, archeologa di professione con esperienza ventennale, organizzatrice di mostre e convegni. Da anni è impegnata in ricerche d'archivio riguardanti l'archeologia, il collezionismo e la storia della provincia riminese e della Repubblica di San Marino. Ha partecipato in qualità di ricercatrice a Progetti Europei (ROMIT, ADRIAS, B.A.R.C.A), come relatrice a Convegni Nazionali ed Internazionali, in veste di docente a Seminari universitari. È cultore della materia (Topografia antica) presso il Dipartimento Beni Culturali, Università di Bologna, Campus di Ravenna. Ha al suo attivo una cinquantina di articoli scientifici, varie monografie e la curatela di volumi collettanei. Con Bookstones ha pubblicato Archeologia navale. Cronaca di un rivenimento adriatico. Le stele di Novilara; Halieutica. Pescatori nel mondo antico; La valle degli idoli. Bronzi preromani da Casalecchio e dalla Valmarecchia; Le vie della seta a Rimini. Artefici e luoghi produttivi (XVI – XX sec.); Miniere sulfuree e carbonifere tra Sogliano al Rubicone, Repubblica di San Marino e Perticara, Diplomatici e personalità ebraiche a San Marino (XIX - prima metà XX sec.). Dal 2016 è amministratore della start up innovativa YourBoost srls, dove si occupa in particolare de settore marketing culturale e archivi della moda.
2019
Versione ebooK € 4,99
ISBN 978-88-98275-81-6
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Mauro Perani, ordinario di ebraico all’Università di Bologna, nella sua prefazione ricorda che la pubblicazione “arricchisce in maniera significativa, e insieme completa, gli studi fatti fino ad ora sulla presenza degli ebrei nella Repubblica di San Marino. Il libro, dopo una ricca ed eccellente introduzione, è diviso in due parti, la prima dedicata a Banchieri, personalità e benemeriti, e la seconda a consoli e incaricati d’affari, alle quali seguono una pregevole Appendice documentaria, una ricca e aggiornata Bibliografia e una Sitografia ragionata”.
L'autore
Cristina Ravara Montebelli, archeologa di professione con esperienza ventennale, organizzatrice di mostre e convegni. Da anni è impegnata in ricerche d'archivio riguardanti l'archeologia, il collezionismo e la storia della provincia riminese e della Repubblica di San Marino. Ha partecipato in qualità di ricercatrice a Progetti Europei (ROMIT, ADRIAS, B.A.R.C.A), come relatrice a Convegni Nazionali ed Internazionali, in veste di docente a Seminari universitari. È cultore della materia (Topografia antica) presso il Dipartimento Beni Culturali, Università di Bologna, Campus di Ravenna. Ha al suo attivo una cinquantina di articoli scientifici, varie monografie e la curatela di volumi collettanei. Con Bookstones ha pubblicato Archeologia navale. Cronaca di un rivenimento adriatico. Le stele di Novilara; Halieutica. Pescatori nel mondo antico; La valle degli idoli. Bronzi preromani da Casalecchio e dalla Valmarecchia; Le vie della seta a Rimini. Artefici e luoghi produttivi (XVI – XX sec.); Miniere sulfuree e carbonifere tra Sogliano al Rubicone, Repubblica di San Marino e Perticara, Diplomatici e personalità ebraiche a San Marino (XIX - prima metà XX sec.). Dal 2016 è amministratore della start up innovativa YourBoost srls, dove si occupa in particolare de settore marketing culturale e archivi della moda.
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Le iscrizioni funerarie di Ariminum
di Cecilia Barresi
L'epigrafia funeraria romana della città di Rimini ci porta indietro nel tempo, a un'epoca in cui la scrittura su pietra si faceva portavoce di una società che solo attraverso di essa poteva lasciare un ricordo di sé. Questo catalogo accoglie ed onora il desiderio degli abitanti di Ariminum di non essere dimenticati: persone, mestieri, età... tutto questo ed altro ancora ci viene restituito dall'epigrafia funeraria riminese, un patrimonio storico e culturale che contribuisce a delineare l'identità della città.
L'autore
Cecilia Barresi, nata a Torino nel 1988, ha studiato al Liceo Scientifico A.Volta di Riccione e ha conseguito la Laurea triennale in Lettere Moderne presso L'Università degli Studi di Ferrara concludendo gli studi con la Laurea Magistrale in Italianistica, culture letterarie europee, scienze linguistiche, presso l'Alma Mater Studiorum Università di Bologna con una tesi in Epigrafia Romana dal titolo La società di Ariminum: dati dal dossier delle iscrizioni funerarie.
2018
Versione ebooK € 4,99
ISBN 978-88-98275-68-7
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L'epigrafia funeraria romana della città di Rimini ci porta indietro nel tempo, a un'epoca in cui la scrittura su pietra si faceva portavoce di una società che solo attraverso di essa poteva lasciare un ricordo di sé. Questo catalogo accoglie ed onora il desiderio degli abitanti di Ariminum di non essere dimenticati: persone, mestieri, età... tutto questo ed altro ancora ci viene restituito dall'epigrafia funeraria riminese, un patrimonio storico e culturale che contribuisce a delineare l'identità della città.
L'autore
Cecilia Barresi, nata a Torino nel 1988, ha studiato al Liceo Scientifico A.Volta di Riccione e ha conseguito la Laurea triennale in Lettere Moderne presso L'Università degli Studi di Ferrara concludendo gli studi con la Laurea Magistrale in Italianistica, culture letterarie europee, scienze linguistiche, presso l'Alma Mater Studiorum Università di Bologna con una tesi in Epigrafia Romana dal titolo La società di Ariminum: dati dal dossier delle iscrizioni funerarie.
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Isotta degli Atti.
L'amore e il potere
di Oreste Delucca
Nel 2017 ricorre il sesto centenario della nascita di Sigismondo Pandolfo Malatesta (1417-1468), un evento di rilevante importanza a livello internazionale.
Per anticipare tale ricorrenza, l'anno scorso la casa editrice Bookstones ha pubblicato un volume dedicato al grande Signore riminese, dal titolo Sigismondo Pandolfo Malatesta controverso eroe, scritto dallo storico Oreste Delucca, al quale nel 2013 è stato assegnato il premio Sigismondo d'Oro.
Quest'anno abbiamo deciso - con le stesse modalità dello scorso anno - di affiancare simbolicamente a Sigismondo il suo grande amore della vita, Isotta degli Atti, una sua biografia inedita sempre opera di Oreste Delucca.
Bella, colta, intelligente e saggia; dapprima amante, quindi sposa di Sigismondo Pandolfo Malatesta.
Protagonista, fin da giovanissima, di un amore travolgente col Signore riminese: l’amore più grande del Rinascimento, durato una intera vita, più forte delle convenzioni e delle convenienze. Coraggiosa nell’affrontare un rapporto prevedibilmente difficile; accorta nel saperlo coltivare e conservare. Splendente per la luce irradiata dalla figura del Principe; mitizzata dagli artisti e dai cantori di corte. Dopo gli anni della gloria, compagna e partecipe dell’inesorabile declino subìto da Sigismondo e dalla città. Sfortunata nella prole, perita prematuramente o tragicamente, sicché il suo seme non ha potuto dar frutti. Rimasta vedova ed esclusa dal governo cittadino, la sua vita si è conclusa nel silenzio e nella tristezza di un sogno inesorabilmente spento. Di lei ci restano i carmi dei poeti, le medaglie del Pasti, l’arca monumentale nel Tempio e la memoria imperitura del suo grande amore.
L'autore
Oreste Delucca, riminese, da oltre quarant'anni è impegnato nello studio delle fonti d'archivio per documentare l'ambiente, l'economia, l'urbanistica, le strutture sociali della sua città e del territorio circostante, con particolare riferimento ai secoli finali del Medioevo. Su tali argomenti ha pubblicato 30 volumi monografici e circa 150 saggi in riviste specializzate ed opere collettive. È membro della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna, della Società di Studi Romagnoli e della Società di Studi Storici per il Montefeltro. Nel 2013 ha ricevuto il 'Sigismondo d'Oro' dal Comune di Rimini. Con Bookstones ha pubblicato Animali domestici e selvatici in una città medievale (2011), Il drago di Belverde a Rimini e altri draghi d'Italia (2014), Sigismondo Pandolfo Malatesta controverso eroe (2016).
La copertina d'arte
Come era già stato per il volume su Sigismondo, l'artista Franco Pozzi ha completato l'opera dal titolo Ars Magna Lucis et Umbrae con un esclusivo ritratto di Isotta che verrà utilizzata come immagine esclusiva di copertina.
Franco Pozzi, nato nel 1966 a Rimini dove vive, diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Ravenna espone nell’ambito di mostre collettive e personali. Nel 2007 è stato invitato in un progetto collaterale alla 52° edizione della Biennale di Venezia nell’ambito delle “100 Giornate in difesa della natura” dedicate alla figura di Joseph Beuys. Nel 2008 è ospite della XV Quadriennale di Roma. Nel 2005 partecipa al Premio Giovani artisti Lissone. Tra le mostre personali, 2005 Vegeto, Galleria dell'Immagine, Rimini, 2004 Luminitza, Chiesa di S. Marina, Novafeltria (Pu), 2003 Solve et coagula, Palazzo del Ridotto, Cesena, 2000 In anticipo, Galleria dell'Immagine, Rimini. Nel 2014 partecipa alla prima edizione della Biennale del Disegno di Rimini. Convinto che la pittura, fin dalla sua leggendaria nascita narrata da Plinio il Vecchio nella Storia Naturale, si confronti col bisogno di trattenere il ricordo, negli ultimi anni (forse da sempre) costruisce memorabilia, omaggi dichiarati alle figure della sua storia dell'arte.
2017
Pagine 120
Versione cartacea € 20,00
ISBN 978-88-98275-59-5
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ISBN 978-88-98275-60-1
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Nel 2017 ricorre il sesto centenario della nascita di Sigismondo Pandolfo Malatesta (1417-1468), un evento di rilevante importanza a livello internazionale.
Per anticipare tale ricorrenza, l'anno scorso la casa editrice Bookstones ha pubblicato un volume dedicato al grande Signore riminese, dal titolo Sigismondo Pandolfo Malatesta controverso eroe, scritto dallo storico Oreste Delucca, al quale nel 2013 è stato assegnato il premio Sigismondo d'Oro.
Quest'anno abbiamo deciso - con le stesse modalità dello scorso anno - di affiancare simbolicamente a Sigismondo il suo grande amore della vita, Isotta degli Atti, una sua biografia inedita sempre opera di Oreste Delucca.
Bella, colta, intelligente e saggia; dapprima amante, quindi sposa di Sigismondo Pandolfo Malatesta.
Protagonista, fin da giovanissima, di un amore travolgente col Signore riminese: l’amore più grande del Rinascimento, durato una intera vita, più forte delle convenzioni e delle convenienze. Coraggiosa nell’affrontare un rapporto prevedibilmente difficile; accorta nel saperlo coltivare e conservare. Splendente per la luce irradiata dalla figura del Principe; mitizzata dagli artisti e dai cantori di corte. Dopo gli anni della gloria, compagna e partecipe dell’inesorabile declino subìto da Sigismondo e dalla città. Sfortunata nella prole, perita prematuramente o tragicamente, sicché il suo seme non ha potuto dar frutti. Rimasta vedova ed esclusa dal governo cittadino, la sua vita si è conclusa nel silenzio e nella tristezza di un sogno inesorabilmente spento. Di lei ci restano i carmi dei poeti, le medaglie del Pasti, l’arca monumentale nel Tempio e la memoria imperitura del suo grande amore.
L'autore
Oreste Delucca, riminese, da oltre quarant'anni è impegnato nello studio delle fonti d'archivio per documentare l'ambiente, l'economia, l'urbanistica, le strutture sociali della sua città e del territorio circostante, con particolare riferimento ai secoli finali del Medioevo. Su tali argomenti ha pubblicato 30 volumi monografici e circa 150 saggi in riviste specializzate ed opere collettive. È membro della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna, della Società di Studi Romagnoli e della Società di Studi Storici per il Montefeltro. Nel 2013 ha ricevuto il 'Sigismondo d'Oro' dal Comune di Rimini. Con Bookstones ha pubblicato Animali domestici e selvatici in una città medievale (2011), Il drago di Belverde a Rimini e altri draghi d'Italia (2014), Sigismondo Pandolfo Malatesta controverso eroe (2016).
La copertina d'arte
Come era già stato per il volume su Sigismondo, l'artista Franco Pozzi ha completato l'opera dal titolo Ars Magna Lucis et Umbrae con un esclusivo ritratto di Isotta che verrà utilizzata come immagine esclusiva di copertina.
Franco Pozzi, nato nel 1966 a Rimini dove vive, diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Ravenna espone nell’ambito di mostre collettive e personali. Nel 2007 è stato invitato in un progetto collaterale alla 52° edizione della Biennale di Venezia nell’ambito delle “100 Giornate in difesa della natura” dedicate alla figura di Joseph Beuys. Nel 2008 è ospite della XV Quadriennale di Roma. Nel 2005 partecipa al Premio Giovani artisti Lissone. Tra le mostre personali, 2005 Vegeto, Galleria dell'Immagine, Rimini, 2004 Luminitza, Chiesa di S. Marina, Novafeltria (Pu), 2003 Solve et coagula, Palazzo del Ridotto, Cesena, 2000 In anticipo, Galleria dell'Immagine, Rimini. Nel 2014 partecipa alla prima edizione della Biennale del Disegno di Rimini. Convinto che la pittura, fin dalla sua leggendaria nascita narrata da Plinio il Vecchio nella Storia Naturale, si confronti col bisogno di trattenere il ricordo, negli ultimi anni (forse da sempre) costruisce memorabilia, omaggi dichiarati alle figure della sua storia dell'arte.
2017
Pagine 120
Versione cartacea € 20,00
ISBN 978-88-98275-59-5
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ISBN 978-88-98275-60-1
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Rassegna stampa
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Ancona 1848 - 1870
Storia narrativa della città.
Dallo Stato Pontificio a Roma capitale
di Ercole Sori
Il volume traccia narrativamente la storia di Ancona nel passaggio dall'età pontificia all'unificazione politica del Regno, un arco di tempo compreso tra il pontificato di Pio IX e la proclamazione di Roma capitale. Di questa evoluzione, in un tentativo di storia “totale”, vengono delineate le varie componenti: politica, amministrativa, economica, sociale, culturale e urbanistica. Una particolare attenzione è dedicata al ruolo che l'importante comunità israelitica cittadina ha svolto in questa vicenda.
L'autore
Ercole Sori (Pievebovigliana, 1943), già professore ordinario di storia economica presso la Facoltà di Economia dell'Università politecnica delle Marche, attualmente dirige il Centro Sammarinese di Studi Storici presso l'Università degli studi di San Marino. I suoi lavori, oltre alla storia economica, hanno riguardato temi come la storia dell'emigrazione italiana, la storia urbana, la demografia storica e l'ecostoria.
2017
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ISBN 978-88-98275-54-0
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Il volume traccia narrativamente la storia di Ancona nel passaggio dall'età pontificia all'unificazione politica del Regno, un arco di tempo compreso tra il pontificato di Pio IX e la proclamazione di Roma capitale. Di questa evoluzione, in un tentativo di storia “totale”, vengono delineate le varie componenti: politica, amministrativa, economica, sociale, culturale e urbanistica. Una particolare attenzione è dedicata al ruolo che l'importante comunità israelitica cittadina ha svolto in questa vicenda.
L'autore
Ercole Sori (Pievebovigliana, 1943), già professore ordinario di storia economica presso la Facoltà di Economia dell'Università politecnica delle Marche, attualmente dirige il Centro Sammarinese di Studi Storici presso l'Università degli studi di San Marino. I suoi lavori, oltre alla storia economica, hanno riguardato temi come la storia dell'emigrazione italiana, la storia urbana, la demografia storica e l'ecostoria.
2017
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ISBN 978-88-98275-54-0
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Ancona 1870 - 1900
Storia narrativa della città.
Dalla Comune di Parigi alla crisi di fine secolo
di Ercole Sori
L'opera narra, con le “voci del tempo”, la storia di Ancona dalla Comune di Parigi alla crisi di fine secolo, un periodo nel quale emerge un'opposizione politica e si realizzano i tentativi di industrializzazione, l'ammodernamento delle strutture fisiche e amministrative, l'espansione dei servizi collettivi, l'integrazione della comunità israelitica nella società cittadina. Devianza sociale, associazionismo, evoluzione demografica e segregazione topografica vengono esaminati come sintomi e motori del mutamento e della dinamica sociale.
L'autore
Ercole Sori (Pievebovigliana, 1943), già professore ordinario di storia economica presso la Facoltà di Economia dell'Università politecnica delle Marche, attualmente dirige il Centro Sammarinese di Studi Storici presso l'Università degli studi di San Marino. I suoi lavori, oltre alla storia economica, hanno riguardato temi come la storia dell'emigrazione italiana, la storia urbana, la demografia storica e l'ecostoria.
2017
Versione ebooK € 4,99
ISBN 978-88-98275-56-4
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Ancona 1900 - 1922
Storia narrativa della città.
Dall'età giolittiana all'avvento del fascismo
di Ercole Sori
Il volume percorre, narrativamente, la storia di Ancona dall'età giolittiana all'avvento del fascismo, passando per il trauma della Grande Guerra. In questa fase la città sperimenta la paralisi e la crisi del sistema liberale, il consolidamento e il tracollo dei partiti di massa, la Settimana rossa e la Rivolta dei bersaglieri, le trasformazioni nell'associazionismo, ulteriori passi avanti nello sviluppo economico e nella dotazione di servizi, nonché importanti decisioni sul suo futuro urbanistico.
L'autore
Ercole Sori (Pievebovigliana, 1943), già professore ordinario di storia economica presso la Facoltà di Economia dell'Università politecnica delle Marche, attualmente dirige il Centro Sammarinese di Studi Storici presso l'Università degli studi di San Marino. I suoi lavori, oltre alla storia economica, hanno riguardato temi come la storia dell'emigrazione italiana, la storia urbana, la demografia storica e l'ecostoria.
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ISBN 978-88-98275-57-1
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Il volume percorre, narrativamente, la storia di Ancona dall'età giolittiana all'avvento del fascismo, passando per il trauma della Grande Guerra. In questa fase la città sperimenta la paralisi e la crisi del sistema liberale, il consolidamento e il tracollo dei partiti di massa, la Settimana rossa e la Rivolta dei bersaglieri, le trasformazioni nell'associazionismo, ulteriori passi avanti nello sviluppo economico e nella dotazione di servizi, nonché importanti decisioni sul suo futuro urbanistico.
L'autore
Ercole Sori (Pievebovigliana, 1943), già professore ordinario di storia economica presso la Facoltà di Economia dell'Università politecnica delle Marche, attualmente dirige il Centro Sammarinese di Studi Storici presso l'Università degli studi di San Marino. I suoi lavori, oltre alla storia economica, hanno riguardato temi come la storia dell'emigrazione italiana, la storia urbana, la demografia storica e l'ecostoria.
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Ancona 1922 - 1940
Storia narrativa della città.
Dall'avvento del fascismo all'entrata in guerra
di Ercole Sori
Ѐ la storia narrativa e “totale” della città tra l'avvento del fascismo e l'entrata in guerra dell'Italia. Il regime dittatoriale vince ma resta debole e travagliato da faide interne su scala locale. Al di sotto dell'apparente uniformità politica, esso copre importanti eventi e trasformazioni demografiche, economiche e sociali: il declino dell'aristocrazia e l'affermazione dei ceti intermedi come processi definitivi; nuovi modelli di urbanizzazione; politiche sociali per l'integrazione (sport, abitazioni); terremoto e risanamenti urbanistici; politiche razziali e disintegrazione della comunità israelitica.
L'autore
Ercole Sori (Pievebovigliana, 1943), già professore ordinario di storia economica presso la Facoltà di Economia dell'Università politecnica delle Marche, attualmente dirige il Centro Sammarinese di Studi Storici presso l'Università degli studi di San Marino. I suoi lavori, oltre alla storia economica, hanno riguardato temi come la storia dell'emigrazione italiana, la storia urbana, la demografia storica e l'ecostoria.
2017
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ISBN 978-88-98275-64-9
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Ѐ la storia narrativa e “totale” della città tra l'avvento del fascismo e l'entrata in guerra dell'Italia. Il regime dittatoriale vince ma resta debole e travagliato da faide interne su scala locale. Al di sotto dell'apparente uniformità politica, esso copre importanti eventi e trasformazioni demografiche, economiche e sociali: il declino dell'aristocrazia e l'affermazione dei ceti intermedi come processi definitivi; nuovi modelli di urbanizzazione; politiche sociali per l'integrazione (sport, abitazioni); terremoto e risanamenti urbanistici; politiche razziali e disintegrazione della comunità israelitica.
L'autore
Ercole Sori (Pievebovigliana, 1943), già professore ordinario di storia economica presso la Facoltà di Economia dell'Università politecnica delle Marche, attualmente dirige il Centro Sammarinese di Studi Storici presso l'Università degli studi di San Marino. I suoi lavori, oltre alla storia economica, hanno riguardato temi come la storia dell'emigrazione italiana, la storia urbana, la demografia storica e l'ecostoria.
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Castelli di Romagna nel Medioevo centrale
Forme, edifici, materiali, persone
di Marco Sassi
Da qualche anno la ricerca storiografica ha compiuto passi da gigante per quanto riguarda la nascita dei castelli in Romagna, che si può far risalire ormai senza più dubbi al X secolo. Strutture e centri che non avevano solo finalità militari, come si era ipotizzato fino a tempi recenti, ma realtà vive e popolate, talvolta anche complesse, sicuramente non statiche. Come erano 'fatti' questi castelli? Quali edifici comprendevano e quali difese? Chi abitava al loro interno? In breve: qual era la loro forma? Partendo da studi precedenti, l'autore indaga su questo aspetto, utilizzando nuove fonti documentarie e recenti indagini archeologiche.
2016
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ISBN 978-88-98275-43-4
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Da qualche anno la ricerca storiografica ha compiuto passi da gigante per quanto riguarda la nascita dei castelli in Romagna, che si può far risalire ormai senza più dubbi al X secolo. Strutture e centri che non avevano solo finalità militari, come si era ipotizzato fino a tempi recenti, ma realtà vive e popolate, talvolta anche complesse, sicuramente non statiche. Come erano 'fatti' questi castelli? Quali edifici comprendevano e quali difese? Chi abitava al loro interno? In breve: qual era la loro forma? Partendo da studi precedenti, l'autore indaga su questo aspetto, utilizzando nuove fonti documentarie e recenti indagini archeologiche.
2016
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Sigismondo Pandolfo Malatesta
controverso eroe
di Oreste Delucca
Una biografia inusuale e molto personale di Sigismondo Pandolfo Malatesta.
Non il racconto di fatti politici e militari ma piuttosto un'indagine brillante sul Sigismondo uomo, sui suoi affetti, i suoi rapporti umani, le sue passioni e le sue delusioni. Inseguendo anche le più recondite notizie custodite negli archivi, l’autore si propone così di descrivere la personalità affascinante e complessa di Sigismondo, cercando di scrutarne l’animo e coglierne i sentimenti.
«Forte, bello, raffinato, elegantissimo; desiderato dalle donne, invidiato dagli uomini, odiato da molti, ammirato da tutti. Condottiero geniale, reputato il migliore; coraggioso e temerario, sempre in testa ai suoi uomini; ferito innumerevoli volte, eppure mai domo. Signore della guerra, ma disastroso in diplomazia; assolutamente incapace di districarsi nella ingarbugliata situazione italica di metà Quattrocento. Passionale e impulsivo, mutevole nelle opinioni e nelle alleanze, tanto da venire spesso considerato inaffidabile e pericoloso. Presente su tutti i campi di battaglia per garantirsi la sopravvivenza della Signoria e le risorse necessarie a soddisfare le proprie smisurate ambizioni. Protagonista di infinite contese col nemico Federico da Montefeltro, nel tentativo (reciproco) di ampliare i rispettivi confini, troppo angusti per i loro grandi sogni. Reso feroce e crudele dalla durezza delle mille battaglie; e tuttavia dolce con la madre, tenero coi figlioletti, poetico con l’amata Isotta. Così attaccato alla sua Rimini, dove riposano le ossa degli antenati, da esser disposto a morire mille volte pur di non scambiarla con qualunque altra città. Qui e nei castelli del territorio permangono i segni forti e importanti della sua strategia militare. Estremamente colto e sensibile, ha avuto la capacità di cogliere prima d’altri i fermenti artistici che stavano sbocciando in Italia. Infatti il Tempio Malatestiano costituisce in assoluto la prima espressione di quella temperie fantastica e irripetibile che fu il Rinascimento; una testimonianza imperitura che il genio di Sigismondo ha lasciato alla città. Pur avendo concluso la propria vita in un triste declino materiale, la cultura, l’intelligenza e l’acume del precorritore gli hanno ottenuto quel che la diplomazia o le armi non gli avrebbero comunque saputo mai dare: l’immortalità».
L'autore
Oreste Delucca, riminese, da cinquant'anni è impegnato nello studio delle fonti d'archivio per documentare l'ambiente, l'economia, l'urbanistica, le strutture sociali della sua città e del territorio circostante, con particolare riferimento ai secoli finali del Medioevo. Su tali argomenti ha pubblicato 31 volumi monografici e circa 150 saggi in riviste specializzate ed opere collettive. È membro della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna, della Società di Studi Romagnoli e della Società di Studi Storici per il Montefeltro. Nel 2013 ha ricevuto il 'Sigismondo d'Oro' dal Comune di Rimini. Con Bookstones ha pubblicato Animali domestici e selvatici in una città medievale (2011) e Il drago di Belverde a Rimini e altri draghi d'Italia (2014).
La copertina d'arte
Per l'occasione, l'artista Franco Pozzi ha realizzato un'opera dal titolo Ars Magna Lucis et Umbrae dedicata alla memoria di Maurizio Balena, che verrà utilizzata come immagine esclusiva di copertina.
Franco Pozzi, nato nel 1966 a Rimini dove vive, diplomato in pittura all'Accademia di Belle Arti di Ravenna espone nell'ambito di mostre collettive e personali. Nel 2007 è stato invitato in un progetto collaterale alla 52° edizione della Biennale di Venezia nell'ambito delle “100 Giornate in difesa della natura” dedicate alla figura di Joseph Beuys. Nel 2008 è ospite della XV Quadriennale di Roma. Nel 2005 partecipa al Premio Giovani artisti Lissone. Tra le mostre personali, 2005 Vegeto, Galleria dell'Immagine, Rimini, 2004 Luminitza, Chiesa di S. Marina, Novafeltria (PU), 2003 Solve et coagula, Palazzo del Ridotto, Cesena, 2000 In anticipo, Galleria dell'Immagine, Rimini. Nel 2014 partecipa alla prima edizione della Biennale del Disegno di Rimini. Convinto che la pittura, fin dalla sua leggendaria nascita narrata da Plinio il Vecchio nella Storia Naturale, si confronti col bisogno di trattenere il ricordo, negli ultimi anni (forse da sempre) costruisce memorabilia, omaggi dichiarati alle figure della sua storia dell'arte.
2017
Pagine 96
Versione cartacea € 20,00
ISBN 978-88-98275-3-04
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ISBN 978-88-98275-37-3
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Rassegna stampa
Una biografia inusuale e molto personale di Sigismondo Pandolfo Malatesta.
Non il racconto di fatti politici e militari ma piuttosto un'indagine brillante sul Sigismondo uomo, sui suoi affetti, i suoi rapporti umani, le sue passioni e le sue delusioni. Inseguendo anche le più recondite notizie custodite negli archivi, l’autore si propone così di descrivere la personalità affascinante e complessa di Sigismondo, cercando di scrutarne l’animo e coglierne i sentimenti.
«Forte, bello, raffinato, elegantissimo; desiderato dalle donne, invidiato dagli uomini, odiato da molti, ammirato da tutti. Condottiero geniale, reputato il migliore; coraggioso e temerario, sempre in testa ai suoi uomini; ferito innumerevoli volte, eppure mai domo. Signore della guerra, ma disastroso in diplomazia; assolutamente incapace di districarsi nella ingarbugliata situazione italica di metà Quattrocento. Passionale e impulsivo, mutevole nelle opinioni e nelle alleanze, tanto da venire spesso considerato inaffidabile e pericoloso. Presente su tutti i campi di battaglia per garantirsi la sopravvivenza della Signoria e le risorse necessarie a soddisfare le proprie smisurate ambizioni. Protagonista di infinite contese col nemico Federico da Montefeltro, nel tentativo (reciproco) di ampliare i rispettivi confini, troppo angusti per i loro grandi sogni. Reso feroce e crudele dalla durezza delle mille battaglie; e tuttavia dolce con la madre, tenero coi figlioletti, poetico con l’amata Isotta. Così attaccato alla sua Rimini, dove riposano le ossa degli antenati, da esser disposto a morire mille volte pur di non scambiarla con qualunque altra città. Qui e nei castelli del territorio permangono i segni forti e importanti della sua strategia militare. Estremamente colto e sensibile, ha avuto la capacità di cogliere prima d’altri i fermenti artistici che stavano sbocciando in Italia. Infatti il Tempio Malatestiano costituisce in assoluto la prima espressione di quella temperie fantastica e irripetibile che fu il Rinascimento; una testimonianza imperitura che il genio di Sigismondo ha lasciato alla città. Pur avendo concluso la propria vita in un triste declino materiale, la cultura, l’intelligenza e l’acume del precorritore gli hanno ottenuto quel che la diplomazia o le armi non gli avrebbero comunque saputo mai dare: l’immortalità».
L'autore
Oreste Delucca, riminese, da cinquant'anni è impegnato nello studio delle fonti d'archivio per documentare l'ambiente, l'economia, l'urbanistica, le strutture sociali della sua città e del territorio circostante, con particolare riferimento ai secoli finali del Medioevo. Su tali argomenti ha pubblicato 31 volumi monografici e circa 150 saggi in riviste specializzate ed opere collettive. È membro della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna, della Società di Studi Romagnoli e della Società di Studi Storici per il Montefeltro. Nel 2013 ha ricevuto il 'Sigismondo d'Oro' dal Comune di Rimini. Con Bookstones ha pubblicato Animali domestici e selvatici in una città medievale (2011) e Il drago di Belverde a Rimini e altri draghi d'Italia (2014).
La copertina d'arte
Per l'occasione, l'artista Franco Pozzi ha realizzato un'opera dal titolo Ars Magna Lucis et Umbrae dedicata alla memoria di Maurizio Balena, che verrà utilizzata come immagine esclusiva di copertina.
Franco Pozzi, nato nel 1966 a Rimini dove vive, diplomato in pittura all'Accademia di Belle Arti di Ravenna espone nell'ambito di mostre collettive e personali. Nel 2007 è stato invitato in un progetto collaterale alla 52° edizione della Biennale di Venezia nell'ambito delle “100 Giornate in difesa della natura” dedicate alla figura di Joseph Beuys. Nel 2008 è ospite della XV Quadriennale di Roma. Nel 2005 partecipa al Premio Giovani artisti Lissone. Tra le mostre personali, 2005 Vegeto, Galleria dell'Immagine, Rimini, 2004 Luminitza, Chiesa di S. Marina, Novafeltria (PU), 2003 Solve et coagula, Palazzo del Ridotto, Cesena, 2000 In anticipo, Galleria dell'Immagine, Rimini. Nel 2014 partecipa alla prima edizione della Biennale del Disegno di Rimini. Convinto che la pittura, fin dalla sua leggendaria nascita narrata da Plinio il Vecchio nella Storia Naturale, si confronti col bisogno di trattenere il ricordo, negli ultimi anni (forse da sempre) costruisce memorabilia, omaggi dichiarati alle figure della sua storia dell'arte.
2017
Pagine 96
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Rassegna stampa
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La valle degli idoli
Bronzi preromani da Casalecchio di Verucchio e dalla Valmarecchia
di Cristina Ravara Montebelli
In questo libro si ripercorre la vallata del Marecchia, indagando dapprima il ritrovamento ottocentesco di armi ed oggetti bronzei occultati nei "ripostigli" di Casalecchio di Verucchio, poi di idoletti, ovvero piccole sculture di bronzo raffiguranti divinità, scoperte a partire dalle pendici della collina riminese di Covignano, come il Marte oggi al Museo di Cleveland, fino alle località, apparentemente più impervie per gli antichi, del Montefeltro: Sant'Igne, Pennabilli, Scavolino, Carpegna e Sestino.
In questo itinerario, scandito cronologicamente fra l'età villanoviana e la preromana, si mostrano relazioni politiche, cultuali e commerciali che, attraverso le vie marittime dell'Adriatico, aprono il Montefeltro non solo all’area padana, ma anche alla frequentazione di Etruschi, di Piceni e addirittura di Greci del Peloponneso.
Indice:
L'autore
Cristina Ravara Montebelli, archeologa di professione con esperienza ventennale, organizzatrice di mostre e convegni. Da anni è impegnata in ricerche d'archivio riguardanti l'archeologia, il collezionismo e la storia della provincia riminese e della Repubblica di San Marino. Ha partecipato in qualità di ricercatrice a Progetti Europei (ROMIT, ADRIAS, B.A.R.C.A), come relatrice a Convegni Nazionali ed Internazionali, in veste di docente a Seminari universitari. E' cultore della materia (Topografia antica) presso il Dipartimento Beni Culturali, Università di Bologna, Campus di Ravenna. Ha al suo attivo una cinquantina di articoli scientifici, varie monografie e la curatela di volumi collettanei fra cui: Ville al mare tra Romagna e Italia (1861-1918), Bologna 2013; Le vie della seta a Rimini. Artefici e luoghi produttivi (XVI – XX sec.), Rimini 2014; Miniere sulfuree e carbonifere tra Sogliano al Rubicone, Repubblica di San Marino e Perticara, Rimini 2015. Dal 2016 è amministratore della start up innovativa YourBoost srls, dove si occupa in particolare de settore marketing culturale e archivi della moda.
2015
Versione ebooK € 4,99
ISBN 978-88-98275-25-0
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In questo libro si ripercorre la vallata del Marecchia, indagando dapprima il ritrovamento ottocentesco di armi ed oggetti bronzei occultati nei "ripostigli" di Casalecchio di Verucchio, poi di idoletti, ovvero piccole sculture di bronzo raffiguranti divinità, scoperte a partire dalle pendici della collina riminese di Covignano, come il Marte oggi al Museo di Cleveland, fino alle località, apparentemente più impervie per gli antichi, del Montefeltro: Sant'Igne, Pennabilli, Scavolino, Carpegna e Sestino.
In questo itinerario, scandito cronologicamente fra l'età villanoviana e la preromana, si mostrano relazioni politiche, cultuali e commerciali che, attraverso le vie marittime dell'Adriatico, aprono il Montefeltro non solo all’area padana, ma anche alla frequentazione di Etruschi, di Piceni e addirittura di Greci del Peloponneso.
Indice:
- I due "ripostigli" di Casalecchio. Storia del ritrovamento e degli studi da documenti d'archivio
- Analisi di alcuni materiali dei due "ripostigli"
- L'armilla atletica, l'elmo e lo specchio
- Scoperte di bronzi etruschi o preromani fra Sestino e Rimini
- Comune di Sestino: specchio etrusco con iscrizione; strigili con marchio greco; Aes signatum con iscrizione umbro-etrusca
- Comune di Pennabilli, Scavolino: offerente con iscrizione; altri bronzi figurati
- Comune di San Leo, Sant'Igne: offerente
- Comune di Verucchio, Pian del monte: considerazioni su alcuni bronzi del "pozzo"
- Comune di Rimini, Covignano: deposito votivo di Villa Ruffi; storia del rinvenimento e della dispersione dei bronzi
- Ercole; guerriero in assalto
L'autore
Cristina Ravara Montebelli, archeologa di professione con esperienza ventennale, organizzatrice di mostre e convegni. Da anni è impegnata in ricerche d'archivio riguardanti l'archeologia, il collezionismo e la storia della provincia riminese e della Repubblica di San Marino. Ha partecipato in qualità di ricercatrice a Progetti Europei (ROMIT, ADRIAS, B.A.R.C.A), come relatrice a Convegni Nazionali ed Internazionali, in veste di docente a Seminari universitari. E' cultore della materia (Topografia antica) presso il Dipartimento Beni Culturali, Università di Bologna, Campus di Ravenna. Ha al suo attivo una cinquantina di articoli scientifici, varie monografie e la curatela di volumi collettanei fra cui: Ville al mare tra Romagna e Italia (1861-1918), Bologna 2013; Le vie della seta a Rimini. Artefici e luoghi produttivi (XVI – XX sec.), Rimini 2014; Miniere sulfuree e carbonifere tra Sogliano al Rubicone, Repubblica di San Marino e Perticara, Rimini 2015. Dal 2016 è amministratore della start up innovativa YourBoost srls, dove si occupa in particolare de settore marketing culturale e archivi della moda.
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Halieutica
Pescatori nel mondo antico
di Cristina Ravara Montebelli
Il testo prende in esame, con dovizia di immagini, disegni esplicativi e fonti antiche, vari aspetti della pesca nel mondo antico a partire dall'epoca egizia e greco arcaica fino alla tarda romanità, iniziando dall'aspetto del pescatore nelle raffigurazioni artistiche e letterarie, dalle divinità preposte alla loro protezione, proseguendo con l'associazionismo, le leggi e analizzando tutti i tipi di attrezzature e tecniche di pesca, anche tipi particolari come quelli messi in pratica per la pesca della porpora, del corallo, delle perle e delle spugne, per finire con i luoghi deputati alla vendita del pescato e con un'ampia appendice documentaria di fonti letterarie antiche sull'argomento.
Indice:
L'autore
Cristina Ravara Montebelli, archeologa di professione con esperienza ventennale, organizzatrice di mostre e convegni. Da anni è impegnata in ricerche d'archivio riguardanti l'archeologia, il collezionismo e la storia della provincia riminese e della Repubblica di San Marino. Ha partecipato in qualità di ricercatrice a Progetti Europei (ROMIT, ADRIAS, B.A.R.C.A), come relatrice a Convegni Nazionali ed Internazionali, in veste di docente a Seminari universitari. E' cultore della materia (Topografia antica) presso il Dipartimento Beni Culturali, Università di Bologna, Campus di Ravenna. Ha al suo attivo una cinquantina di articoli scientifici, varie monografie e la curatela di volumi collettanei fra cui: Ville al mare tra Romagna e Italia (1861-1918), Bologna 2013; Le vie della seta a Rimini. Artefici e luoghi produttivi (XVI – XX sec.), Rimini 2014; Miniere sulfuree e carbonifere tra Sogliano al Rubicone, Repubblica di San Marino e Perticara, Rimini 2015. Dal 2016 è amministratore della start up innovativa YourBoost srls, dove si occupa in particolare de settore marketing culturale e archivi della moda.
2014
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Il testo prende in esame, con dovizia di immagini, disegni esplicativi e fonti antiche, vari aspetti della pesca nel mondo antico a partire dall'epoca egizia e greco arcaica fino alla tarda romanità, iniziando dall'aspetto del pescatore nelle raffigurazioni artistiche e letterarie, dalle divinità preposte alla loro protezione, proseguendo con l'associazionismo, le leggi e analizzando tutti i tipi di attrezzature e tecniche di pesca, anche tipi particolari come quelli messi in pratica per la pesca della porpora, del corallo, delle perle e delle spugne, per finire con i luoghi deputati alla vendita del pescato e con un'ampia appendice documentaria di fonti letterarie antiche sull'argomento.
Indice:
- Il ritratto del pescatore antico
- Divinità e sacro
- L'associazionismo
- Le leggi
- Attrezzature e tecniche: ami e lenze; tridenti, fiocine multiple e arpioni; reti; aghi da rete; nasse; ollette fittili; retini, canestri e cestini; ancore litiche; barche
- La pesca della porpora, del corallo, delle perle e delle spugne
- Luoghi del commercio e prezzo del pesca
- Appendice documentaria
L'autore
Cristina Ravara Montebelli, archeologa di professione con esperienza ventennale, organizzatrice di mostre e convegni. Da anni è impegnata in ricerche d'archivio riguardanti l'archeologia, il collezionismo e la storia della provincia riminese e della Repubblica di San Marino. Ha partecipato in qualità di ricercatrice a Progetti Europei (ROMIT, ADRIAS, B.A.R.C.A), come relatrice a Convegni Nazionali ed Internazionali, in veste di docente a Seminari universitari. E' cultore della materia (Topografia antica) presso il Dipartimento Beni Culturali, Università di Bologna, Campus di Ravenna. Ha al suo attivo una cinquantina di articoli scientifici, varie monografie e la curatela di volumi collettanei fra cui: Ville al mare tra Romagna e Italia (1861-1918), Bologna 2013; Le vie della seta a Rimini. Artefici e luoghi produttivi (XVI – XX sec.), Rimini 2014; Miniere sulfuree e carbonifere tra Sogliano al Rubicone, Repubblica di San Marino e Perticara, Rimini 2015. Dal 2016 è amministratore della start up innovativa YourBoost srls, dove si occupa in particolare de settore marketing culturale e archivi della moda.
2014
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Il drago di Belverde a Rimini
e altri draghi d'Italia
di Oreste Delucca
Quella dei draghi è una presenza costante in Italia e in Europa. Memorie che si perdono nei secoli, leggende dai contorni non ben definiti, resti e ossa ad essi attribuiti conservati in diversi luoghi.
Partendo da una rassegna di queste presenze in tutta la penisola, e approfondendo casi celebri come quello del 'draghetto di Bologna' illustrato da Ulisse Aldrovandi, l'autore approfondisce con occhio da storico la leggenda del drago di Belverde, del quale alcune ossa erano visibili fino a qualche decennio fa in una piccola chiesa di campagna del Riminese. Edificio ora scomparso e, con esso, anche i resti attribuiti al mostro.
Non un'opera di fantasia, ma la ricerca scrupolosa delle fonti storiche a supporto di una vicenda leggendaria, per comprendere le motivazioni che l'hanno creata, i documenti e i reperti che l'hanno comprovata, la memoria che tutt'ora la conserva.
L'autore
Oreste Delucca, riminese, da oltre quarant'anni è impegnato nello studio delle fonti d'archivio per documentare l'ambiente, l'economia, l'urbanistica, le strutture sociali della sua città e del territorio circostante, con particolare riferimento ai secoli finali del Medioevo. Su tali argomenti ha pubblicato 30 volumi monografici e circa 150 saggi in riviste specializzate ed opere collettive. È membro della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna, della Società di Studi Romagnoli e della Società di Studi Storici per il Montefeltro. Nel 2013 ha ricevuto il 'Sigismondo d'Oro' dal Comune di Rimini.
2014
Pagine 96
Versione cartacea € 12,00
ISBN 978-88-98275-18-2
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ISBN 978-88-98275-22-9
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Rassegna stampa
Quella dei draghi è una presenza costante in Italia e in Europa. Memorie che si perdono nei secoli, leggende dai contorni non ben definiti, resti e ossa ad essi attribuiti conservati in diversi luoghi.
Partendo da una rassegna di queste presenze in tutta la penisola, e approfondendo casi celebri come quello del 'draghetto di Bologna' illustrato da Ulisse Aldrovandi, l'autore approfondisce con occhio da storico la leggenda del drago di Belverde, del quale alcune ossa erano visibili fino a qualche decennio fa in una piccola chiesa di campagna del Riminese. Edificio ora scomparso e, con esso, anche i resti attribuiti al mostro.
Non un'opera di fantasia, ma la ricerca scrupolosa delle fonti storiche a supporto di una vicenda leggendaria, per comprendere le motivazioni che l'hanno creata, i documenti e i reperti che l'hanno comprovata, la memoria che tutt'ora la conserva.
L'autore
Oreste Delucca, riminese, da oltre quarant'anni è impegnato nello studio delle fonti d'archivio per documentare l'ambiente, l'economia, l'urbanistica, le strutture sociali della sua città e del territorio circostante, con particolare riferimento ai secoli finali del Medioevo. Su tali argomenti ha pubblicato 30 volumi monografici e circa 150 saggi in riviste specializzate ed opere collettive. È membro della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna, della Società di Studi Romagnoli e della Società di Studi Storici per il Montefeltro. Nel 2013 ha ricevuto il 'Sigismondo d'Oro' dal Comune di Rimini.
2014
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Archeologia navale.
Cronaca di un rinvenimento adriatico
di Cristina Ravara Montebelli
La stele di Novilara è di certo la più famosa stele picena con raffigurazione navale ritrovata nel pesarese e, fin dal momento della sua scoperta nel XIX secolo, ha sollevato tanti interrogativi e molti studiosi si sono cimentati nell'interpretazione della sua rappresentazione figurata. Questo libro ripercorre come una cronaca i momenti della scoperta, la storia degli studi, i dibattiti sulla datazione e i tentativi d'interpretazione fatti fino ad oggi, non solo riguardo a questa stele, ma anche alle altre otto meno note, però ugualmente importanti, provenienti dal medesimo territorio.
Indice:
- I protagonisti
- La stele con combattimento navale
- La stele con spirali ricorrenti
- La stele con ruote e spirali
- Frammento di stele centinata con iscrizione
- La stele con lunga iscrizione
- Frammento di stele cd. “da Fano”
- Frammento di stele inscritta con scena di caccia
- La stele cd. “orologio solare”
- Appendice
- Di una pietra figurata, a forma di stele, discoperta a Pesaro
- Frammenti d’ossa che han carattere Etrusco-Celtico rinvenuti nel pesarese
Cristina Ravara Montebelli, archeologa di professione con esperienza ventennale, organizzatrice di mostre e convegni. Da anni è impegnata in ricerche d'archivio riguardanti l'archeologia, il collezionismo e la storia della provincia riminese e della Repubblica di San Marino. Ha partecipato in qualità di ricercatrice a Progetti Europei (ROMIT, ADRIAS, B.A.R.C.A), come relatrice a Convegni Nazionali ed Internazionali, in veste di docente a Seminari universitari. E' cultore della materia (Topografia antica) presso il Dipartimento Beni Culturali, Università di Bologna, Campus di Ravenna. Ha al suo attivo una cinquantina di articoli scientifici, varie monografie e la curatela di volumi collettanei fra cui: Ville al mare tra Romagna e Italia (1861-1918), Bologna 2013; Le vie della seta a Rimini. Artefici e luoghi produttivi (XVI – XX sec.), Rimini 2014; Miniere sulfuree e carbonifere tra Sogliano al Rubicone, Repubblica di San Marino e Perticara, Rimini 2015. Dal 2016 è amministratore della start up innovativa YourBoost srls, dove si occupa in particolare de settore marketing culturale e archivi della moda.
2014
Versione ebooK € 4,99
ISBN 978-88-98275-17-5
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Religioni e Culti nella Roma Antica
di Roberto Pierpaoli
La grande eredità che Roma ci ha lasciato si è strutturata, considerando anche il periodo bizantino, in un lasso di tempo di oltre duemila anni. Il suo enorme patrimonio culturale è ancora oggi un faro di civiltà posto in essere da un popolo eclettico che seppe assorbire e mettere a frutto tutte le qualità dei popoli con cui ebbe modo di confrontarsi. Analizzando gran parte degli aspetti che la caratterizzarono abbiamo colto un anelito di grandezza e forse un desiderio di trasmettere a noi posteri dei messaggi capaci di farci riflettere sulle molteplici possibilità dell’animo umano.
L'autore
Roberto Pierpaoli, insegnante, filosofo e coordinatore di Avventure nel Mondo è un cultore di Storia delle Religioni e di Antropologia Culturale. I suoi libri sono frutto dei suoi numerosi viaggi e delle sue meditate e appassionate ricerche nell'ambito delle discipline umanistiche.
2014
Versione ebooK € 4,99
ISBN 978-88-98275-11-3
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La grande eredità che Roma ci ha lasciato si è strutturata, considerando anche il periodo bizantino, in un lasso di tempo di oltre duemila anni. Il suo enorme patrimonio culturale è ancora oggi un faro di civiltà posto in essere da un popolo eclettico che seppe assorbire e mettere a frutto tutte le qualità dei popoli con cui ebbe modo di confrontarsi. Analizzando gran parte degli aspetti che la caratterizzarono abbiamo colto un anelito di grandezza e forse un desiderio di trasmettere a noi posteri dei messaggi capaci di farci riflettere sulle molteplici possibilità dell’animo umano.
L'autore
Roberto Pierpaoli, insegnante, filosofo e coordinatore di Avventure nel Mondo è un cultore di Storia delle Religioni e di Antropologia Culturale. I suoi libri sono frutto dei suoi numerosi viaggi e delle sue meditate e appassionate ricerche nell'ambito delle discipline umanistiche.
2014
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ISBN 978-88-98275-11-3
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La nascita di una potenza.
Roma prima dell'impero
di Giambattista Cairo
L'Occidente, e non solo, deve molto alla civiltà romana. I mezzi e i modi con cui Roma affermò la sua supremazia nel corso dei primi secoli rivestono ancora oggi un valore esemplare. Rappresentano infatti una miniera inesauribile a cui attingere gli strumenti utili per comprendere la politica degli Stati attuali. Il libro, rivolto anche a un pubblico di non specialisti, ripercorre in modo chiaro e piacevole la nascita, lo sviluppo, l'espansione di Roma nel Mediterraneo prima dell'avvento dell'impero. Accanto ai principali episodi di politica estera è dato ampio spazio agli sviluppi istituzionali, ricostruendo il quadro di una società che per complessità non ha nulla da invidiare alle società contemporanee.
L'autore
Giambattista Cairo si è laureato in giurisprudenza nel 1998 e in storia antica nel 2004. Ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in storia antica presso l’Università di Bologna nel 2009 con una tesi sulle origini di Roma. Attualmente è titolare di un assegno di ricerca della Scuola Superiore di Studi Umanistici di Bologna. È stato relatore in più occasioni su temi che abbracciano campi diversi della Roma antica con particolare riferimento alla storia arcaica, politica e militare. È autore di alcuni saggi sullo stesso argomento apparsi su riviste e periodici.
2013
Versione ebooK € 4,99
ISBN 978-88-98275-04-5
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L'Occidente, e non solo, deve molto alla civiltà romana. I mezzi e i modi con cui Roma affermò la sua supremazia nel corso dei primi secoli rivestono ancora oggi un valore esemplare. Rappresentano infatti una miniera inesauribile a cui attingere gli strumenti utili per comprendere la politica degli Stati attuali. Il libro, rivolto anche a un pubblico di non specialisti, ripercorre in modo chiaro e piacevole la nascita, lo sviluppo, l'espansione di Roma nel Mediterraneo prima dell'avvento dell'impero. Accanto ai principali episodi di politica estera è dato ampio spazio agli sviluppi istituzionali, ricostruendo il quadro di una società che per complessità non ha nulla da invidiare alle società contemporanee.
L'autore
Giambattista Cairo si è laureato in giurisprudenza nel 1998 e in storia antica nel 2004. Ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in storia antica presso l’Università di Bologna nel 2009 con una tesi sulle origini di Roma. Attualmente è titolare di un assegno di ricerca della Scuola Superiore di Studi Umanistici di Bologna. È stato relatore in più occasioni su temi che abbracciano campi diversi della Roma antica con particolare riferimento alla storia arcaica, politica e militare. È autore di alcuni saggi sullo stesso argomento apparsi su riviste e periodici.
2013
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ISBN 978-88-98275-04-5
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Animali domestici e selvatici in una città medievale.
La Rimini malatestiana
di Oreste Delucca
Bestiame da lavoro e da macello. Cani da caccia e falconi. Orsi tenuti in catene fuori dalle beccherie, cavalli da corsa e da giostra, uccelli da richiamo e da compagnia. Fino all'esotismo portato dai leoni, dalle scimmie e dagli elefanti, ricercati ospiti delle corti signorili. Gli animali nella città medievale. Una presenza costante che può assumere connotati diversi e che ha conseguenze di grande rilievo sulla vita delle persone e sull'ambiente urbano. Con ricadute notevoli sull'organizzazione produttiva, l'economia, il tessuto edilizio, l'impianto urbanistico, la salubrità, l'igiene, le relazioni sociali e l'alimentazione. Un fenomeno che coinvolge lo stesso immaginario collettivo al punto da utilizzare la rappresentazione zoomorfa come segno distintivo per i banchi giudiziari e le camere di locanda. Questo libro offre una panoramica che, partendo dalla Rimini malatestiana, può benissimo riferirsi ad una generica città dell'Italia centro-settentrionale nel tardo Medioevo.
L'autore
Oreste Delucca, riminese, da oltre quarant'anni è impegnato nello studio delle fonti d'archivio per documentare l'ambiente, l'economia, l'urbanistica, le strutture sociali della sua città e del territorio circostante, con particolare riferimento ai secoli finali del Medioevo. Su tali argomenti ha pubblicato 30 volumi monografici e circa 150 saggi in riviste specializzate ed opere collettive. È membro della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna, della Società di Studi Romagnoli e della Società di Studi Storici per il Montefeltro. Nel 2013 ha ricevuto il 'Sigismondo d'Oro' dal Comune di Rimini.
2011
Pagine 120
Versione cartacea € 12,00
ISBN 978-88-904644-4-7
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Versione ebooK € 4,99
ISBN 978-88-98275-07-6
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Rassegna stampa
Bestiame da lavoro e da macello. Cani da caccia e falconi. Orsi tenuti in catene fuori dalle beccherie, cavalli da corsa e da giostra, uccelli da richiamo e da compagnia. Fino all'esotismo portato dai leoni, dalle scimmie e dagli elefanti, ricercati ospiti delle corti signorili. Gli animali nella città medievale. Una presenza costante che può assumere connotati diversi e che ha conseguenze di grande rilievo sulla vita delle persone e sull'ambiente urbano. Con ricadute notevoli sull'organizzazione produttiva, l'economia, il tessuto edilizio, l'impianto urbanistico, la salubrità, l'igiene, le relazioni sociali e l'alimentazione. Un fenomeno che coinvolge lo stesso immaginario collettivo al punto da utilizzare la rappresentazione zoomorfa come segno distintivo per i banchi giudiziari e le camere di locanda. Questo libro offre una panoramica che, partendo dalla Rimini malatestiana, può benissimo riferirsi ad una generica città dell'Italia centro-settentrionale nel tardo Medioevo.
L'autore
Oreste Delucca, riminese, da oltre quarant'anni è impegnato nello studio delle fonti d'archivio per documentare l'ambiente, l'economia, l'urbanistica, le strutture sociali della sua città e del territorio circostante, con particolare riferimento ai secoli finali del Medioevo. Su tali argomenti ha pubblicato 30 volumi monografici e circa 150 saggi in riviste specializzate ed opere collettive. È membro della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna, della Società di Studi Romagnoli e della Società di Studi Storici per il Montefeltro. Nel 2013 ha ricevuto il 'Sigismondo d'Oro' dal Comune di Rimini.
2011
Pagine 120
Versione cartacea € 12,00
ISBN 978-88-904644-4-7
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