RTV San Marino
SUMS Sabato 16 luglio 2016: presentato "Un terzo (di) teatro a Santarcangelo" di Carli.
Quindici anni di viaggi nelle notti del Festival di Sant'Arcangelo, recensioni pubblicate o indedite "scritte in un taccuino, a penna o a matita, come fossero appunti di viaggio" racconta l'autore. Il giornalista Alessandro Carli, direttore di Fixing, ha presentato il suo libro "Un terzo (di) teatro a Santarcangelo" nella sala della SUMS. Il volume è una raccolta di recensioni pubblicate per "La Voce" e "San Marino Fixing" scritte dal 2001 al 2015. La figura di Giorgio Gaber lega il borgo dei teatri al Titano. Nel 1971, alla prima edizione della kermesse santarcangiolese, Gaber aveva portato il "Signor G" e l'ultimo spettacolo che ha messo in scena prima di ritirarsi è stato a febbraio del 2000 a San Marino. Nel 2010 San Marino ha anche ospitato nel centro Atlante lo spettacolo Magna Plaza in cartellone per la 40esima edizione del Festival, firmato dal collettivo fiammingo-olandese Wunderbaum.
Quindici anni di viaggi nelle notti del Festival di Sant'Arcangelo, recensioni pubblicate o indedite "scritte in un taccuino, a penna o a matita, come fossero appunti di viaggio" racconta l'autore. Il giornalista Alessandro Carli, direttore di Fixing, ha presentato il suo libro "Un terzo (di) teatro a Santarcangelo" nella sala della SUMS. Il volume è una raccolta di recensioni pubblicate per "La Voce" e "San Marino Fixing" scritte dal 2001 al 2015. La figura di Giorgio Gaber lega il borgo dei teatri al Titano. Nel 1971, alla prima edizione della kermesse santarcangiolese, Gaber aveva portato il "Signor G" e l'ultimo spettacolo che ha messo in scena prima di ritirarsi è stato a febbraio del 2000 a San Marino. Nel 2010 San Marino ha anche ospitato nel centro Atlante lo spettacolo Magna Plaza in cartellone per la 40esima edizione del Festival, firmato dal collettivo fiammingo-olandese Wunderbaum.
Libertas
Repubblica di San Marino
20 luglio 2016. Alla Fondazione SUMS Carli presenta 'Un terzo (di) teatro a Santarcangelo. '
Così apparentemente lontano, eppure così vicino. C’è un legame stretto, anzi due legami, uno più storico-filosofico e uno più concreto, sfociato nella messa in scena di uno spettacolo all’interno del Centro Commerciale Atlante – tra il festival di Santarcangelo dei Teatri e la Repubblica di San Marino.
E’ partito da qui Alessandro Carli, direttore di San Marino Fixing e autore del libro “015 – Un terzo (di) teatro a Santarcangelo”, edito da Bookstones di Rimini e presentato venerdì 15 luglio alle 18.30 alla Fondazione San Marino Cassa di Risparmio - S.U.M.S. Una raccolta di recensioni, quasi tutte pubblicate su La Voce di Romagna e San Marino Fixing, di 15 anni di spettacoli visti, vissuti, spesso criticati e qualche volta elogiati.
Alessandro Carli, introdotto da Marino Rossi Consigliere della Fondazione San Marino, ha recuperato il rapporto tra la kermesse del borgo clementino e il Titano. “Nel 1971, in occasione della prima edizione del Festival, Giorgio Gaber portò ‘Il signor. G.’. Lo stesso Giorgio Gaber, nel febbraio del 2000, salì per l’ultima volta sul palco a San Marino” ha spiegato. Ma c’è una data più recente, quella del 2010 quando l’allora segretario di stato alla cultura Romeo Morri decise di portare uno spettacolo del festival a Dogana. “Magna plaza” – spettacolo messo in scena all’interno del Centro Commerciale Atlante di San Marino e firmato dal collettivo fiammingo-olandese Wunderbaum
Annunciato come uno degli eventi clou della 40esima edizione del Festival di Santarcangelo, “Magna plaza” – spettacolo messo in scena all’interno del Centro Commerciale Atlante di San Marino e firmato dal collettivo fiammingo-olandese Wunderbaum – “non ha deluso le aspettative” scrive l’autore. “Spalmato lungo i cinque piani dell’edificio, cinque attori – partendo dalla trama del film ‘Dolls’ del regista orientale Kitano – danno vita a un pastiche di tre storie d’amore, intrecciate e a singhiozzo, che solamente alla fine ritrovano l’unità iniziale. Tradotto in italiano (gli spettatori vengono cuffiati prima dell’ouverture), (…) si apre a ventaglio sulle sfumature del cuore: c’è la storia d’amore solo immaginata (un ragazzo che aspetta, vestito di rosso, un amore che non arriverà mai; il ragazzo scrive su un pannello ‘ready for love?’ e chiede alle persone che casualmente affollano il centro commerciale ‘che ore sono?’: la cena è già pronta ma non vorrebbe sedersi a tavola da solo). C’è la passione che unisce Matsumoto e Sawako: lui però è già promesso sposo alla figlia di un boss e lei, teatralmente, impazzisce. Solo nel momento della follia lui decide di starle vicino per sempre. e c’è un’ossessione al femminile molto delicata che lega la groupie Nukui e la popstar Haruna”. Uno spettacolo “fresco come l’età degli attori (tutti 30enni), ben curato. Le storie si mettono a nudo in tutta la loro violenta contemporaneità, quasi fosse uno specchio metateatrale in cui gli spettatori possono riflettersi”.
Così apparentemente lontano, eppure così vicino. C’è un legame stretto, anzi due legami, uno più storico-filosofico e uno più concreto, sfociato nella messa in scena di uno spettacolo all’interno del Centro Commerciale Atlante – tra il festival di Santarcangelo dei Teatri e la Repubblica di San Marino.
E’ partito da qui Alessandro Carli, direttore di San Marino Fixing e autore del libro “015 – Un terzo (di) teatro a Santarcangelo”, edito da Bookstones di Rimini e presentato venerdì 15 luglio alle 18.30 alla Fondazione San Marino Cassa di Risparmio - S.U.M.S. Una raccolta di recensioni, quasi tutte pubblicate su La Voce di Romagna e San Marino Fixing, di 15 anni di spettacoli visti, vissuti, spesso criticati e qualche volta elogiati.
Alessandro Carli, introdotto da Marino Rossi Consigliere della Fondazione San Marino, ha recuperato il rapporto tra la kermesse del borgo clementino e il Titano. “Nel 1971, in occasione della prima edizione del Festival, Giorgio Gaber portò ‘Il signor. G.’. Lo stesso Giorgio Gaber, nel febbraio del 2000, salì per l’ultima volta sul palco a San Marino” ha spiegato. Ma c’è una data più recente, quella del 2010 quando l’allora segretario di stato alla cultura Romeo Morri decise di portare uno spettacolo del festival a Dogana. “Magna plaza” – spettacolo messo in scena all’interno del Centro Commerciale Atlante di San Marino e firmato dal collettivo fiammingo-olandese Wunderbaum
Annunciato come uno degli eventi clou della 40esima edizione del Festival di Santarcangelo, “Magna plaza” – spettacolo messo in scena all’interno del Centro Commerciale Atlante di San Marino e firmato dal collettivo fiammingo-olandese Wunderbaum – “non ha deluso le aspettative” scrive l’autore. “Spalmato lungo i cinque piani dell’edificio, cinque attori – partendo dalla trama del film ‘Dolls’ del regista orientale Kitano – danno vita a un pastiche di tre storie d’amore, intrecciate e a singhiozzo, che solamente alla fine ritrovano l’unità iniziale. Tradotto in italiano (gli spettatori vengono cuffiati prima dell’ouverture), (…) si apre a ventaglio sulle sfumature del cuore: c’è la storia d’amore solo immaginata (un ragazzo che aspetta, vestito di rosso, un amore che non arriverà mai; il ragazzo scrive su un pannello ‘ready for love?’ e chiede alle persone che casualmente affollano il centro commerciale ‘che ore sono?’: la cena è già pronta ma non vorrebbe sedersi a tavola da solo). C’è la passione che unisce Matsumoto e Sawako: lui però è già promesso sposo alla figlia di un boss e lei, teatralmente, impazzisce. Solo nel momento della follia lui decide di starle vicino per sempre. e c’è un’ossessione al femminile molto delicata che lega la groupie Nukui e la popstar Haruna”. Uno spettacolo “fresco come l’età degli attori (tutti 30enni), ben curato. Le storie si mettono a nudo in tutta la loro violenta contemporaneità, quasi fosse uno specchio metateatrale in cui gli spettatori possono riflettersi”.